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ECCELLENZE

Il più amato dagli italiani: il Parmigiano Reggiano festeggia i suoi primi 90 anni, +8% di vendite

Vale 1,72 miliardi il fiore all’occhiello dell’agroalimentare di casa nostra, al secondo posto tra i distretti Dop nella classifica Qualitiva e Ismea
CONSORZIO PARMIGIANO REGGIANO, Non Solo Vino
Ottime le performance di vendita del Parmigiano Reggiano nel 2023

Compie 90 anni, ma non li dimostra: anzi, il Parmigiano Reggiano - fiore all’occhiello dell’agroalimentare di casa nostra e formaggio da sempre tra i più amati dagli italiani - sta vivendo una stagione d’oro, e chiude il 2023 con un +8% nelle vendite sull’anno precedente: proprio nel 2024 sarà celebrato questo particolare compleanno dalla fondazione del Consorzio (avvenuta il 27 luglio 1934) e la ricorrenza darà vita a numerose iniziative, mirate a costruire valore per la filiera.
Il primato del Parmigiano Reggiano è confermato dallo studio sulla “Dop Economy” by Qualivita ed Ismea. Nella speciale classifica dei distretti, nelle prime due posizioni, troviamo proprio i due formaggi Dop a pasta dura più noti e consumati nel nostro Paese: Grana Padano Dop (1,73 miliardi, +18,8% sul 2021) al top, subito seguito dal Parmigiano Reggiano Dop (1,72 miliardi, +7%).
Il mercato del Parmigiano Reggiano ha registrato (gennaio-novembre 2023) un +8% per le vendite totali della Dop sullo stesso periodo del 2022, con un incremento pari a 9.000 tonnellate (+225.000 forme). L’Italia aggregata segna un +10,2% e l’estero un +5,6%. L’assemblea del Consorzio ha approvato il bilancio, con 40,75 milioni di euro di ricavi. Gli investimenti per azioni di marketing e comunicazione saranno pari a 20,80 milioni di euro, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della domanda in Italia e, in particolare, all’estero, con oltre il 50% delle risorse allocate. Si prevede, inoltre, di investire 230.000 euro per la prosecuzione del programma speciale Premium 40 mesi (per sostenere il segmento del Parmigiano Reggiano a lunga stagionatura).
“Il 2024 sarà un altro anno di grandi sfide - ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano - e nel 2023 i caseifici hanno iniziato a collocare sul mercato la produzione più alta della Dop, quella del 2021, 4,1 milioni di forme, in un contesto legato alle incertezze macroeconomiche causate dai conflitti internazionali, al caro energia, all’incremento del costo delle materie prime e a un’inflazione crescente che riduce il potere d’acquisto delle famiglie. Le quotazioni di mercato cedenti e le flessioni sui mercati internazionali, soprattutto nel Nord America, hanno imposto di puntare su nuove strategie. L’obiettivo principale per il 2024 è il riequilibrio del mercato. Stiamo attraversando un momento di forte cambiamento, in cui si profilano con chiarezza le inevitabili rivoluzioni del futuro: il tema della sostenibilità; la gestione dei costi di produzione in uno scenario di incertezze mondiali; la tutela nella dimensione globale dei mercati e degli accordi di libero scambio; le nuove sensibilità dei consumatori. Questi aspetti, centrali per il futuro della Dop e delle imprese della filiera, si manifesteranno in ambiti che dovranno essere governati o presidiati dal Consorzio, nato 90 anni fa proprio sul principio della potenza dell’azione collettiva rispetto a quella dei singoli”.

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