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DALL’11 AL 14 MAGGIO

Il “Porto Cervo Wine & Food Festival” e i trend nel calice del turismo internazionale in Italia

Firmato Marriott International e con un “parterre de roi” di aziende-icona, torna la prestigiosa vetrina della Sardegna e della Costa Smeralda

Quali sono gli ultimi trend nel calice che i turisti internazionali vorrebbero “assaggiare” nei vini italiani, e l’importanza dell’enogastronomia come motivazione di viaggio in Italia e nella scelta delle sue mete da sogno, il ruolo, una volta arrivati a destinazione, dell’hotellerie di lusso e dell’alta ristorazione come ambasciatrici delle eccellenze made in Italy e locali, ma anche la necessità per le località turistiche più famose ed iconiche del Belpaese di mantenere ben salde le radici ed i legami con il proprio territorio, la sua comunità, la sua storia, la sua cultura e la sua natura, come vero aspetto che fa la differenza nel raccontare al mondo lo stile di vita italiano. WineNews ne parlerà dal “Porto Cervo Wine & Food Festival” n. 12, la prestigiosa vetrina internazionale della Sardegna e della Costa Smeralda, voluta dall’Area Costa Smeralda gestita da Marriott International, per conto di Smeralda Holding (che annovera oltre venti ristoranti e bar, i quattro hotel di lusso Cala di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo, il Conference Center e il Pevero Golf Club, di proprietà di Qatar Investment Authority), e che torna di scena nel Cervo Conference Center a Porto Cervo dall’11 maggio (giornata riservata gli addetti ai lavori) al 14 maggio (con le giornate dedicate agli appassionati), con il coordinamento scientifico di Alessandro Torcoli, direttore della storica rivista “Civiltà del Bere”, e “I magnifici 80”, una selezione esclusiva di aziende sarde, nazionali e internazionali, con un vero e proprio “parterre de roi” di cantine.
Tra le 60 aziende enologiche “icona” del Belpaese e non solo, accanto a 20 nomi del food, tra i protagonisti del “Porto Cervo Wine & Food Festival” dalla Toscana ci saranno nomi di culto come Marchesi Frescobaldi, con Luce della Vite e Ornellaia, Banfi, Ruffino, Domini Castellare di Castellina e Compagnia del Vino, che coprono le più importanti Denominazioni storiche regionali: Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Bolgheri. Per gli amanti dell’Amarone e dei vini della Valpolicella ci saranno, invece, “pezzi da novanta” come Allegrini e Zenato. Dal Centro Sud realtà storiche e pluripremiate come Masciarelli dall’Abruzzo, San Marzano dalla Puglia e la siciliana Donnafugata. Gli estimatori delle bollicine potranno scegliere tra Metodo Classico e Metodo Charmat: in assaggio ci saranno i leading producers della Franciacorta Ca’ del Bosco, Bellavista e Ferghettina, accanto a realtà come Villa Franciacorta e Corte Aura. A rappresentare il Prosecco, e non solo, saranno aziende di primo piano come Bisol, Astoria, ma anche Santa Margherita e Foss Marai. E per i cultori dello Champagne non mancano griffe del calibro di Deutz. Ben 20 le new entry, con nomi come Inama, famosa per i suoi Soave d’autore, Umberto Cesari, punto di riferimento per la produzione del Sangiovese di Romagna, e Broglia, prestigiosa azienda del Gavi. Lo “zoccolo duro” è ovviamente rappresentato dai produttori dei tanti territori del vino della Sardegna, portavoce di vitigni autoctoni quali Vermentino, Cannonau, Bovale, Carignano, Nasco, Malvasia e tanti altri, come Argiolas e AgriPunica, da Cantina Santadi a Cantina Mesa, da Capichera a La Contralta e Sella & Mosca. E il tutto sarà arricchito dalla presenza di mixologist che si esibiranno nella preparazione di cocktail d’eccezione. L’11 maggio, in particolare, sarà dedicato interamente al business. I protagonisti saranno le cantine, gli enologi, la stampa specializzata, i buyers e gli operatori del settore turistico ed enogastronomico. Il Festival è stato ideato, infatti, anche con lo scopo di favorire lo sviluppo del business attraverso gli incontri tra espositori e potenziali acquirenti. Dal 12 al 14 maggio, porte aperte anche ai produttori food e al pubblico, con talk show e workshop di attualità, degustazioni ed eventi “fuori fiera” all’insegna della musica e del divertimento.
Tra le novità, il “Porto Cervo Wine & Food Festival - Wine Wall”, una vetrina nella vetrina dedicata alle cantine partecipanti al Festival, allestita in uno dei ristoranti del Villaggio di Porto Cervo e che sarà presente tutto l’anno, per continuare a supportare il business anche nel dopo evento: tutte le cantine partecipanti saranno inserite nelle “carte vino” di almeno uno degli outlet del gruppo, e al Festival avranno l’opportunità di presentare “Il vino del domani”, un taglio speciale realizzato ipotizzando il vino del futuro o il lancio di una nuova linea di prodotti. E con il “Porto Cervo Wine & Food Festival Award” i vini saranno valutati da una giuria di esperti in una degustazione alla cieca organizzata in collaborazione con i sommelier dell’Ais - Associazione Italiana Sommelier Sardegna. Le etichette migliori riceveranno un riconoscimento ufficiale, creato appositamente per il Festival. Le categorie interessate saranno: i vini regionali (rossi, bianchi, rosé e bollicine); i vini nazionali (rossi, bianchi, rosé e bollicine); i vini internazionali e gli spirits. Inoltre, i migliori nell’“Award entreranno a far parte di “Taste of Sardinia”, l’iniziativa tramite cui la Costa Smeralda presenta le eccellenze italiane nel mondo. Al riguardo, vanno sottolineati i dati raccolti da Mediobanca che dimostrano la forza del settore alberghiero nel commercio dei vini italiani: il canale di distribuzione dell’horeca raggiunge il 16% del totale, a fronte dell’11% delle vendite dirette delle cantine.
“Dopo i tre anni di stop imposti dalla pandemia, Smeralda Holding e Marriott International riprendono la loro azione a supporto del territorio e dell’intero comparto enogastronomico regionale e nazionale - spiega Franco Mulas, Area Manager Costa Smeralda - la Costa Smeralda vuole essere, così come altre destinazioni di rilievo regionali, ambasciatrice e allo stesso tempo promotrice delle eccellenze enogastronomiche prodotte in Sardegna, nella Penisola e nel mondo”.
Il “Porto Cervo Wine & Food Festival” è una vetrina internazionale che offre ai propri espositori opportunità di visibilità uniche, sia all’estero che all’interno degli hotel, ristoranti e bar più prestigiosi della Costa Smeralda, i quali servono ogni anno più di 500.000 coperti ai clienti provenienti dalle più svariate aree geografiche mondiali, a partire, in testa, dagli Usa (22%), dall’Uk (11%) e dall’Italia (10%), e dalla Germania alla Svizzera, dal Brasile alla Francia, dall’Austria al Canada, dall’Arabia Saudita all’Australia, dal Kuwait agli Emirati Arabi, dal Principato di Monaco al Portogallo. Clienti che, nel 2022, nelle strutture gestite da Marriott International per Smeralda Holding nell’Area Costa Smeralda, hanno acquistato ben 61.000 bottiglie di vino, 6.000 spirits e 5.000 liquori.
Il Festival ha saputo accrescere la propria attrattività ed efficacia negli anni, e l’edizione 2023 conta su aziende storiche di fortissimo richiamo e new entry di prestigio. Inoltre, è stata consolidata la presenza dei marchi sardi: dei 60 espositori di vino & spirits (il 50% sono sardi) a conferma anche della crescita del mondo enologico della Sardegna, capace di proporsi stabilmente in qualsiasi rassegna internazionale grazie alla qualità dei propri vino. Inoltre, per le cantine, il 20% si racconta, per la prima volta, nel “Porto Cervo Wine & Food Festival”, mentre per il settore food oltre la metà dei produttori provengono dalla Sardegna e per diverse aziende si tratta dell’esordio assoluto firmato Costa Smeralda. Un evento che, sottolinea Alessandro Torcoli, “punta a diventare uno degli appuntamenti imprescindibili nell’agenda internazionale di chi si occupa di cibo e di vino”.

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