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IL “PREMIO RISO D’ORO 2009” A GUIDO SODANO, DIRETTORE GENERALE DI SAIAGRICOLA SPA, PER AVER PROMOSSO NEL MONDO IL RISO DI QUALITA’ GRAZIE A “CASCINA VENERIA”, COSI’ BUONO CHE NEPPURE JARNO TRULLI (TOYOTA) HA RINUNCIATO AD ASSAGGIARLO AI BOX FERRARI

Classe 1966, originario di Asti, laureato in agraria e, da oltre un decennio, direttore generale di Saiagricola, il ramo agricolo del Gruppo Assicurativo Fondiaria-Sai, che annovera fra le sue tenute la Cascina Veneria nel Vercellese, dove nasce un riso ambasciatore nel mondo del successo dell’alta qualità made in Italy - riconosciuto dall’Accademia Italiana della Cucina fra i migliori d’Italia - prodotto in modo esemplare, grazie ad un marketing territoriale intelligente e nel rispetto della natura: Guido Sodano riceve così il Premio Pannocchia di Riso d’Oro 2009, il prestigioso riconoscimento, con il quale, dal 1962, la comunità vercellese, ed in particolare il circolo culturale Famija Varsleisa, la cui mission è quella di mantenere intatte le tradizioni del territorio di Vercelli, premia ogni anno le personalità che si sono distinte nello studio o promozione del riso di qualità (info: www.saiagricola.it).
Un vero e proprio “risotto da Formula Uno”, protagonista ai box Ferrari nelle pause relax tra una gara e l’altra, e al quale non ha potuto rinunciare neppure il pilota della Toyota Jarno Trulli sorpreso ad assaggiare il risotto di Cascina Veneria ai box della scuderia rivale, durante l’ultimo Gran Premio a Montecarlo. Ma non solo il riso: al box Ferrari si possono degustare anche i vini e gli oli di Saiagricola, e non a caso, perché la Cascina Veneria apparteneva un tempo alla Fiat ed era di proprietà della famiglia Agnelli (nel 1949, la stessa tenuta ha fatto da sfondo a Vittorio Gassman e Silvana Mangano, protagonisti di Riso Amaro di Giuseppe De Santis, una delle pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano). Così, dopo Luca Cordero di Montezemolo, Raikkonen e Massa, anche Jarno Trulli - lui stesso produttore di Montepulciano d’Abruzzo nella sua azienda Podere Castorani in Abruzzo - non ha saputo rinunciare ad un buon piatto di riso piemontese, accompagnato dai vini umbri della cantina Còlpetrone, in primis con il Sgrantino di Montefalco: come dire, quando la rinomata ospitalità italiana prevale sui colori del team.

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