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FINE WINE

Il primo semestre 2023 di eWibe: +1,7% grazie alle performance dei vini di Toscana e Piemonte

Sul podio delle etichette cresciute di più Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009, Le Pergole Torte 2012 e Tignanello 2020

L’indice eWibe Fine Wines - che include tutte le principali etichette da investimento dei Paesi più rappresentativi del settore - ha registrato un +1,7% nell’ultimo semestre, con l’Italia che, dopo un primo trimestre da protagonista (+2,2%), continua a trainare il settore, grazie ad una crescita nel semestre del +3,3%, trascinata dai vini di Toscana (+3,3%) e Piemonte (+2,6%), oltre che da specifiche produzioni locali presenti sul territorio nazionale rappresentate dall’indice Rest Of Italy (+ 5,9%), dove spiccano Trentino-Alto Adige e Veneto; in particolare, le due più importanti regioni vinicole italiane continuano ad ottenere grande apprezzamento alla luce dell’attesissima annata 2020, soprattutto in Toscana, che segue la storica vendemmia 2019. Allargando lo sguardo agli ultimi 12 mesi, si confermano ottime le performance di Italia (+5,4%), Toscana (+6,7%), Piemonte (+2,8%). Bene anche la regione dello Champagne (+2,5%), mentre rallenta un po’ la Francia (-1,1%).

Il live market dei vini pregiati taglia così il traguardo del primo anno di piena operatività della propria piattaforma raggiungendo arrivando a contare circa 10.000 bottiglie, per un valore pari a 4 milioni di euro, e oltre 6.000 utenti. Secondo l’Osservatorio eWibe le etichette che hanno incrementato maggiormente il proprio valore sul mercato sono quelle di Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009 (+54,7%), Le Pergole Torte 2012 (+29,1%) e Tignanello 2020 (+26,9%).

Il maggiore interesse sulla piattaforma, in termini di visualizzazioni, click e ricerche, lo hanno catalizzato il Sassicaia 2020 di Tenuta San Guido, il Cristal 2015 di Louis Roederer e lo Chateauneuf du Pape Reserve 2009. Sul podio delle bottiglie che hanno riscosso maggiore successo in termini di vendite sulla piattaforma troviamo quindi R.D Bollinger 2007, Tignanello 2020 di Antinori e Sassicaia 2020 di Tenuta San Guido. Il valore più alto raggiunto da una transazione sulla piattaforma, infine, sono i 4.150 di una cassa da sei bottiglie di Château Mouton Rothschild 2020.

“Sono stati 12 mesi di costante crescita sia per il mercato dei vini da investimento che per eWibe. Grazie all’impegno di tutto il team e all’interesse in crescita per il settore dei fine wines, abbiamo potuto raggiungere in anticipo significativi obiettivi e siamo quindi pronti a fissarne di nuovi. Le potenzialità di questo settore sono altissime e la nostra missione è quella di rendere sempre più liquido e accessibile questo mercato: continueremo quindi a lavorare per crescere ulteriormente in Italia, mentre è già allo studio la nostra espansione all’estero”, commenta Edoardo Maria Lamacchia, ceo eWibe.

“L’Italia ha trainato il mercato dei fine wines per tutto il primo semestre 2023”, aggiunge Leonardo Bernasconi, DipWset e Head of Wine eWibe. “Piemonte e soprattutto Toscana, hanno registrato ottime performance, anche grazie ai giudizi favorevoli degli esperti sull’annata 2020, che segue quella record del 2019. Ottimi i numeri anche in specifiche zone del Trentino-Alto Adige e del Veneto. In generale, il mercato globale dei vini pregiati rimane, quindi, in territorio positivo. Bordeaux e Burgundy, al contrario delle regioni Italiane, hanno registrato una leggera flessione. Se per la prima regione gli scambi sono stati meno numerosi fino a maggio, in attesa di una emozionante campagna en primeur 2022, per la Borgogna quella che si sta delineando è una flessione fisiologica parte di un processo di correzione conseguente al lunghissimo rally speculativo a cui i vini di questa regione sono stati soggetti dalla metà del 2020 alla fine del 2022”.

Focus - Come funzionano gli Indici eWibe

I nuovi indici eWibe sono elaborati attraverso l’algoritmo proprietario che analizza tutte le informazioni relative alle etichette più rappresentative del mercato dei vini da investimento Italia-Francia. Gli indici evidenziano un valore sintetico informativo, in grado di rappresentare le diverse sensibilità che fanno capo a tutti gli operatori di mercato: dagli investitori agli appassionati, dai collezionisti fino a tutta la filiera. Tra le fonti analizzate dall’algoritmo eWibe, vi sono, infatti, indicatori di mercato, le vendite b2b e quelle tra appassionati e investitori privati effettuate sulla piattaforma di trading di eWibe, oltre che su altri canali di compravendita quali le case d’asta.

Il mercato dei vini da collezione è, infatti, un mondo articolato e variegato, e l’analisi di eWibe mira ad offrire una visione complessiva dei trend in atto per rendere più accessibile a tutti, attraverso informazione e formazione, un mercato tradizionalmente riservato ai collezionisti e operatori di settore.

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