“IL PROBLEMA NON GLI È I BERE, GLI È I RIBERE”. A WINENEWS: “MA LEI È UN GIORNALISTA? ALLORA A DOPO”. IL BAGNO DI FOLLA DI RENZI A VINITALY, TRA STRETTE DI MANO E QUALCHE BRINDISI. “ POCHI, PERCHÉ PER BERE ALLE 10 DI MATTINA NON HO IL FISICO” ...

WineNews: “Renzi, sboccia la passione tra politica e vino?”. Renzi: “ma lei è un giornalista? Allora a dopo, in conferenza”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, protagonista a Vinitaly di un vero e proprio bagno di folla tra strette di mano, saluti, “selfie” e qualche brindisi. “Pochi in realtà - scherza - perché per bere alle 10 di mattina non ho il fisico”. Il passaggio dai “padroni di casa” del Veneto con il governatore Zaia, poi i saluti con qualche produttore, “come il mio amico Matteo Lunelli”, ma anche con Marilisa Allegrini, e poi l’assaggio in Friuli Venezia Giulia, Regione guidata dalla collega di partito Debora Serracchiani, il saluto alla Toscana e al Chianti Classico, ma anche il siparietto con il management di Castello Banfi, azienda leader di Montalcino, dove si prende un po’ di pane e prosciutto, e invitato, a bere un calice di Brunello risponde, alla toscana: “il problema non gli è i bere, gli è i ribere”. E poi con le principesse Guicciardini Strozzi che, con la loro cantina storica della Vernaccia di San Gimignano, Cusona (dove l’ex premier britannico Tony Blair andava a giocare a tennis), hanno lo stand davanti a Banfi: “il vino é l’unico punto di contatto tra senesi e fiorentini che può funzionare”, ride. Accompagnato da tantissima sicurezza e da una coda interminabile di giornalisti che cercano, invano, di strappargli una battuta prima della conferenza stampa in programma, c’è anche l’incontro causale, ma intenso ed affettuoso, con Don Antonio Mazzi. Il resto, è una ventata travolgente di entusiasmo, da parte del mondo del vino, che incita il premier “a non mollare ed andare avanti”, che Renzi “degusta” fino all’ultima goccia. “Ma non per un bagno di folla, ma per prendere un impegno concreto” con quel vino che è uno degli alfieri più ammirati dell’Italia che governa e che vuole cambiare.