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Il Resto Del Carlino

Sangiovese, il più amato dagli italiani ... Dal Piemonte alla Sicilia, passando per l'Emilia Romagna, i vignaioli italiani piantano barbatelle rigorosamente autoctone. Il dato non lascia dubbi: su un totale di 105 milioni di barbatelle prodotte dai vivai italiani, il 60% è costituito da quelle innestate con vitigni di antica coltivazione. Nella top ten dei vitigni di antica coltivazione, il dominatore incontrastato è il Sangiovese, vitigno con l'anima in Emilia Romagna, con 12.300.000 barbatelle vendute, ma anche il vitigno di gran lunga più diffuso in Italia. Ma questa “rincorsa” all’autoctono si è anche vista l’ascesa di vitigni fino a ieri quasi sconosciuti. Nuove e sempre più avanzate pratiche enologiche e agronomiche valorizzeranno sempre di più il grande potenziale dei vitigni di antica coltivazione, contribuendo ad una sempre maggiore diffusione di vini varietali in purezza. Questo vale in particolare per le grandi varietà ormai in via di affermazione o emergenti. Ciò non toglie, però, che molti dei vitigni autoctoni possano contribuire, in abbinamento con altri, a creare grandi “blend”. E saranno proprio i vitigni autoctoni i protagonisti assoluti del Salone del Vino, organizzato dalla Promotor International di Alfredo Cazzola: sono, infatti, oggi, la riconoscibilità, qualità e identità con il territorio gli atout che i vini italiani possono giocare sul mercato mondiale per battere la concorrenza. Lo dimostra lo studio dell’Osservatorio del Salone del Vino, che darà il via a tutte le iniziative attorno ai vitigni autoctoni ... (arretrato de "Il Resto del CarlinO" del 22 ottobre 2005)

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