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IL RISO TORNA NEL PIATTO DEGLI ITALIANI ANCHE GRAZIE ALLA CUCINA ETNICA

Il riso torna sulle tavole degli italiani. Dopo un lungo periodo di contrazione, questo cereale sembra conoscere una nuova primavera; complici le strategie di mercato, ma anche la diffusione della cucina etnica. Nel 2004 gli acquisti sono aumentati, rispetto al 2003, del 7,6% sfiorando quota 186.489.000 euro, mentre quelli in volume del 3,3% per un totale di 110.059 tonnellate. Una ripresa dovuta non solo ad una maggiore sensibilità degli italiani a mangiare bene e meglio, ma anche alle attività di marketing dei maggiori competitor che hanno saputo indirizzare la domanda verso il riso di qualità. Le chance per un'ulteriore crescita del valore del business passano infatti per lo sviluppo di prodotti e servizio a maggior valore aggiunto; per quanto riguarda questo alimento viene sapientemente spinta la domanda verso risi appartenenti alla cucina etnica, quindi speciali e a prezzo elevato. Passando al capitolo dei consumi, il pro-capite è di 5,6 chilogrammi l'anno, collocando così l'Italia al terzo posto il Europa, dopo Portogallo e Spagna. Certo, non si tratta di un alimento di consumo quotidiano. Secondo gli ultimi dati dell' Istituto nazionale della nutrizione, il 39% degli italiani lo mangia meno di una volta alla settimana, il 28% almeno una volta e solo il 33% più di una volta. In pratica, circa una famiglia su tre mangia riso 10-12 volte al mese, con una forte concentrazione di consumatori nelle aree settentrionali della penisola. La mappa geografica in questo senso parla chiaro: per quanto riguarda il Nord-Est il valore dei consumi rappresenta il 33%, il Nord-Ovest il 25,2% il Centro 23,5% e il Sud il 18,3%. Del resto, come in ogni Paese, è la tradizione a dettare le regole a tavola. In Italia si è soliti preparare il riso quale primo piatto, mentre la possibilità di utilizzarlo come contorno è pressoché sconosciuta. Anche i tempi di cottura e preparazione, uniti alla scarsa conoscenza delle caratteristiche nutrizionali - molte, ma poco conosciute - contribuiscono a un consumo scarso. Non tutti sanno che la più alta digeribilità del riso tra i diversi carboidrati, è dovuta al tipo di amido contenuto; circa l'80% del granello è costituito da granuli piccolissimi, fino a venti volte più piccoli del frumento e settanta volte quelli della patata. Interessante è anche il diverso peso dei canali distributivi, dove il supermercato guida la classifica degli acquisti con il 66,3%, gli ipermercati il 17,9% e i superette il 15,8%. Quanto all'offerta, quella del riso è abbastanza frammentata: le quote dei tre maggiori competitor lasciano ottimi spazi alle marche minori e alle commerciali; queste ultime arrivano in alcune catene a coprire altissime percentuali, sicuramente grazie anche a un posizionamento nell' area della convenienza e alla forte pressione promozionale che ha spinto nel 2004 il 23% delle vendite in volume.

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