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Il Secoloxix

Brunello, bufera sul Consorzio di tutela: il ministro Zaia lo esonera dai controlli ... Dopo l’inchiesta della magistratura si dimette il presidente Cinzano. Istituito con decreto
un Comitato di garanzia... Colpo di scena a Montalcino. Francesco Marone Cinzano si è dimesso da presidente e consigliere del Consorzio di tutela del Brunello. Non solo: il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia ha esonerato lo stesso Consorzio da qualsiasi controllo istituendo, con un decreto, un apposito Comitato di garanzia.
Marone Cinzano ha presentato le sue dimissioni nel pomeriggio. Sullo sfondo di questa decisione l’inchiesta della magistratura senese che ha coinvolto alcune aziende produttrici del Brunello nell’ipotesi di una violazione del regolamento disciplinare di produzione. Con l’istituzione del Comitato di garanzia, Zaia ha dato concretezza all’annuncio dei giorni scorsi. Il provvedimento ha trovato l’appoggio anche dello stesso Marone Cinzano, che ha sottolineato come il decreto abbia “confermato la linea votata dall’assemblea”.

Del Comitato di garanzia, che Zaia incontrerà lunedì prossimo, fanno parte Riccardo Ricci Curbastro (presidente di Federdoc), Vasco Boatto (docente di Economia agraria all’Università di Padova e direttore del corso di Enologia presso lo stesso ateneo), Fulvio Mattivi (responsabile del laboratorio di analisi dell’Istituto di San Michele all’Adige, in provincia di Trento). Ai tre esperti il ministro ha affidato il compito di “verificare la piena corrispondenza tra Piano dei controlli e immissione del prodotto al consumo”. Qualora il Comitato dovesse individuare problemi specifici legati al prodotto, “dovrà proporre al ministro e alle autorità competenti interventi straordinari per assicurare il pieno rispetto delle regole”.

Oggi pomeriggio, intanto, attesi a Montalcino i funzionari americani dell’Attb (Alcohol and Tobacco tax and trade bureau) per una serie di incontri con i rappresentanti del Consorzio. All’esame ci saranno le possibili soluzioni per scongiurare il blocco dell’export del pregiato vino minacciato dagli Usa a partire dal 23 giugno, dopo l’inchiesta della magistratura sulle aziende produttrici che avrebbero violato il disciplinare di produzione. Sullo sfondo la richiesta di garanzie sui nomi delle aziende coinvolte e sulle ipotesi di reato, ma anche quella di analisi dei prodotti destinati al mercato americano con relativa rietichettatura. Terza, e più probabile ipotesi, una soluzione politica, cioè un accordo governativo tra Roma e Washington.

Un’altra notizia ha provocato sconvolgimento nel mondo del vino: a Montepulciano si è autosospeso il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Luca Gattavecchi. La decisione fa seguito all’inchiesta della locale procura su presunte violazioni al disciplinare. Si ipotizza che alcune cantine abbiano utilizzato vini prodotti con uve provenienti da zone al di fuori dei confini prefissati. Fra i nomi coinvolti ci sarebbe anche quello di Gattavecchi che, non in qualità di presidente del Consorzio, ma di titolare dell’omonima cantina, ha ricevuto un avviso di garanzia.

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