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Il Sole 24 Ore / Casa&case

La rivincita del centro-sud ... Benevento prima provincia per numero di strutture rurali in rapporto ai turisti... A fronte di una media italiana di 184 strutture ogni milione di turisti, le province dove c’è una consistente offerta di agriturismi sono Benevento (3.192 strutture ogni milione di turisti, ma ricordiamo che si tratta di un indice, in realtà nella provincia sono presenti 199 imprese); Rieti (1.948); Asti (1.676); Medio-Campidano, in Sardegna (1.218) e Viterbo (1.080). Questo il risultato emerso dall’elaborazione realizzata da Casa&case incrociando il dato relativo ai turisti che hanno trascorso una vacanza in una provincia italiana nel 2007 (ultimo dato disponibile, pubblicato dall’Istat nel gennaio 2009) con la quantità di strutture agrituristiche presenti nella stessa provincia. “La presenza di molte strutture nella provincia di Benevento - spiega Luigi Mazzei, titolare dell’agriturismo Cancelleria, dal nome di una frazione del capoluogo - è dovuta alla vicinanza a Pietralcina, paese natio di Padre Pio. Inoltre ai turisti, in particolare napoletani, piace la montagna, la collina e la città di Benevento, con il suo arco di Traiano e la leggenda delle streghe”, credenza popolare diffusasi in Europa a partire dal XIII secolo secondo cui la città sarebbe il luogo di raduno delle streghe italiane. “Noi - conclude Mazzei - siamo anche una fattoria didattica e questo si traduce in ulteriori pernottamenti di intere famiglie affascinate, a partire dagli adulti, dal mondo delle tradizioni e dai percorsi guidati che vanno dalle visite agli animali alla trasformazione dei prodotti agricoli”. Le grandi città con in testa Roma, Milano e Venezia appaiate al valore indice 15 e Napoli a quota 24 si dimostrano molto indietro nell’offerta turistica rurale soprattutto per la loro caratteristica di città d’affari. “In queste città - spiega Carlo Hausmann, direttore scientifico AgrieTour - è la burocrazia che frena la diffusione delle imprese”. Dopo questo gruppo, Rimini è invece la provincia d’Italia più carente in fatto di agriturismi. Quella romagnola figura al primo posto perché, a fronte di quasi tre milioni di turisti arrivati per trascorrervi le vacanze, sono presenti 52 agriturismi, con un indice pari a 18. Motivazioni convincenti sul risultato di Rimini le fornisce Mauro Ricciardelli, titolare della locanda e ristorante Belvedere a Saludecio, località posta ai confini tra Romagna e Marche a pochi chilometri dal mare. Un imprenditore che ha scelto di non far diventare la sua attività un agriturismo, pur avendone i requisiti. “A mio avviso - dice - i motivi principali della scarsa presenza di strutture del genere sono due: la prima riguarda le ridotte dimensioni della provincia; la seconda il fatto che qui tutti gli sforzi sono concentrati per favorire le politiche favorevoli ad albergatori e bagnini, categorie ben rappresentate sul territorio. Credo che le cose possano cambiare nel corso dei prossimi anni ora che sono entrate a far parte della provincia di Rimini i sette comuni montani della Valmarecchia”, provenienti da quella di Pesaro e Urbino. Ricciardelli dice anche che alcuni noti produttori agricoli della sua zona hanno rinunciato alla certificazione “bio” risparmiando peraltro 2-3mila euro una volta compreso che la stessa veniva rilasciata con troppo facilità e che, quindi, non rappresentava più un oggettivo elemento di distinzione... ...La sua riflessione coglie punti di criticità nell’attuale offerta agrituristica romagnola auspicandosi peraltro una sua futura affermazione, anche sfruttando le sinergie con la Strada dei vini e dei Sapori dei colli di Rimini...

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