02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore / Centro Nord

“Continueremo a investire in Toscana” ... Piero Antinori - Presindente della società Marchesi Antinori. Il gruppo vinicolo impegna 110 milioni nelle due cantine di Cortona e San Casciano in Val di Pesa... “Continueremo a puntare sulla Toscana”. Il marchese Piero Antinori, 68 anni, è ottimista sulle prospettive della regione, almeno per quanto riguarda il settore vinicolo, dove infatti sta investendo oltre 110 milioni. E vede sviluppi interessanti anche per Cassa di risparmio e Aeroporto di Firenze, di cui è rispettivamente vice presidente e consigliere d’amministrazione. Sul fronte aeroportuale auspica un’intesa con Pisa, in campo bancario con Sanpaolo Imi.
La buona vendemmia aiuta l’ottimismo? Effettivamente stiamo completando una bella vendemmia, sia per quantità che per qualità. Quest’anno lavoreremo circa 130mlila quintali di uva, di cui 100mila prodotti in Toscana, con un incremento del 15% rispetto al 2005. Il merito è anche dei vigneti che sono entrati a regime, ma certo se non fossimo riusciti ad aprire in tempo la nuova cantina di Cortona, adesso non sapremmo proprio come fare a smaltire questi volumi. Quanto è costata e cosa produrrete nella cantina di Cortona? Abbiamo investito milioni per una struttura di 40mila metri quadrati coperti, dove lavorano 45 addetti e dove insieme al polo logistico del gruppo si concentrerà tutta la produzione della linea Santa Cristina e dei vini più industriali della nostra offerta. E' una cantina molto moderna e tecnologica, anche se continuerà a utilizzare il 70% di uve fatte in casa. Intanto stanno partendo i lavori anche dell’altra cantina, quella in Vai di Pesa, dove saranno trasferiti anche gli uffici del gruppo... Nel comune di San Casciano investiremo circa 65 milioni. Il progetto, particolarmente curato e innovativo per l’integrazione con l’ambiente, prevede di realizzare 20mila metri quadrati di cantina e uffici per 100 persone, completamente sotto terra. I lavori dureranno due-tre anni. In Vai di Pesa produrremo tutto il Chianti classico e il vino a marchio Villa Antinori. Per il gruppo è un cambio epocale, perché riuniremo la parte amministrativa e quella produttiva. E lasceremo il libero accesso dei consumatori alla struttura. Dunque Antinori continua a investire e a puntare sulla Toscana? Sì. Siamo rimasti in questa regione perché pensiamo che per il vino rappresenti una delle zone con più potenzialità in Italia: ha una grande varietà di situazioni che consente di fare vini diversi, bene integrabili, e poi ci sono elementi strategicamente importanti come la storia, l’arte, la gastronomia, che creano un mix vincente. E un grande vino ha bisogno di un grande territorio intorno. Come vede il futuro dell’economia toscana? Con ottimismo, ci sono grandissime valenze positive in questa regione. Penso all’artigianato di qualità, ma anche all’industria più innovativa, nelle biotecnologie come nella meccanica. Lei è nel consiglio d’amministrazione dell’Aeroporto di Firenze, tra i cui azionisti è battaglia: cosa accadrà? E' auspicabile che i maggiori soci trovino un accordo per lo sviluppo dello scalo: in fondo, Sagat e Meridiana credo che abbiano lo stesso obiettivo. Per il futuro, l’integrazione con Pisa e con gli altri scali della regione è la direzione da seguire, anche se la carenza di infrastrutture di collegamento è un punto debole del territorio. E Cassa Firenze? Finirà nell’orbita di Intesa-Sanpaolo? Il futuro della banca è positivo: c’è un piano industriale ambizioso ma realistico che il management sta portando avanti con determinazione, e per quanto riguarda le alleanze ritengo che la soluzione più auspicabile sia collegarsi ai colosso Intesa-Sanpaolo, con la garanzia di mantenere autonomia. E Antinori come chiuderà il 2006? Con una crescita del 10% dei ricavi, a quota 120 milioni e un risultato operativo intorno al 35% del fatturato, in linea con quello del primo semestre dell’anno.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su