Il Sole 24 Ore / Luxury

Dal Texas alle Langhe ... È possibile per quattro cittadini texani trovare la totale felicità gastronomica ed enologica nelle dolci colline della Langa albese? Ike Brown, trasportatore con quattromila camion di proprietà che vanno su e giù per gli States, con la moglie Candy ed Enk Green, specialista in ipoteche sui grandi immobili, con la consorte Debbie, hanno fatto un test nell’autunno del 2006 - stagione del tartufo bianco, chiaramente - con una settimana di ininterrotti eccessi a tavola alla ricerca del meglio della zona e dell’Italia.
Exploit inimmaginabile vent’anni fa, quando il regime alimentare della borghesia statunitense consisteva in una serie di piatti che, al giorno d’oggi, farebbe rizzare i capelli a qualsiasi dietologo: cocktail di gamberi, bisteccone T-bone, torta di mela con gelato alla crema come pasto tipo, ma solo nel caso dei gastronomi più “evoluti”. Per il comune cittadino, invece, le quantità di colesterolo e grassi saturi erano da incubo permanente.
Come per molti americani con un alto tenore di vita, il quartetto di Dallas, sulla cinquantina, è chic bere a casa solo vino italiano - non citate i vini francesi: dicono di odiarli a causa della politica estera di Jacques Chirac - e ovviamente non bada a spese quando è in trasferta. Impressionante, dunque, il numero di bottiglie di Barolo delle migliori annate scolate senza distinzione di stile o di filosofia produttiva: bene Elio Altare quanto Paolo Conterno, Marco Parusso come Bruno Giacosa...