02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore / Nova

La giovinezza della vite ... Dal sequenziamento del genoma l’export della barbatella... Tecnologie d’avanguardia applicate ai settori tradizionali, come l’enologia e la metallurgia, si stanno rivelando uno dei punti di forza di Udine. Presso l’Istituto di genomica applicata, l’équipe di Michele Morgante, in collaborazione con i ricercatori dell’Inra francese, ha sequenziato il genoma della vite. “L’utilizzo delle tecnologie del Dna molecolare permette di costruire carte d’identità molto accurate delle piante e dare una reale certificazione dei prodotti”, spiega Morgante, che collabora con Rauscedo, da 80 anni uno dei maggiori esportatori di barbatelle di qualità in tutto il mondo.
La vite, che tra tutte le specie coltivate è quella che ha subito meno evoluzioni biologiche, comincia così a vivere una nuova stagione, senza abbandonare la tradizione, e c’è già chi pensa a incroci mirati con specie come vitis ruspestris e berlanderi, per conferire alla vinifera oggi coltivata in campo nuove resistenze a parassiti come l’oidio e la peronospora, abbattendo così l’utilizzo di pesticidi.
L’Iga, nato con un finanziamento di cinque milioni di euro per il 50% di privati e per l’altra metà della Regione Friuli Venezia Giulia, è divenuto in brevissimo tempo un punto di riferimento per i produttori del Nordest...

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su