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Il Sole 24 Ore / Plus 24

Il fascino di Piazza Affari su Giv, Antinori e Zonin. Le quotabili: parla Paolo Mari (responsabile della clientela industriale di Banca Imi). Le banche d'affari si stanno interessando al settore del vino in quanto diverse società, quelle più grandi, sono potenzialmente quotabili: Zonin, Giv, Antinori ... "Le società del vino potenziali matricole? In linea generale - spiega Paolo Mari, responsabile della clientela di banca Imi - i gruppi dimensionalmente più rilevanti, con marchi affermati e organizzati sul versante manageriale. Oltre ai principali operatori - come Giv, Antinori, Zonin, Santa Margherita - sono quotabili le piccole Campari, con una presenza di spirits e vino, come Averna e Ilva di Saronno".
Dottor Mari, si parla di quotazioni e aggregazioni di diverse aziende del settore. Con quali valutazioni?
Negli ultimi anni in Italia i prezzi delle transazioni hanno raggiunto multipli anche di 10/12 volte il margine operativo lordo. Ma, fino ad oggi, non ci sono state quotazioni di società operanti unicamente nel vino. L'unica realtà è Campari che comunque vede una forte componente di spirits. Bisogna quindi necessariamente guardare fuori dai nostri confini. In Spagna sono diverse le quotate e attualmente le società del settore vino esprimono multipli di circa 10 volte il Mol.
Molte possibili matricole sono cooperative: non è un problema in vista delle Ipo?
N
el caso queste posseggano terreni, tendenzialmente questi ultimi dovrebbero rimananere in mano ai soci della cooperativa, mentre le attività di commercializzazione e produzione dovrebbero confluire in una società di capitali successivamente quotata: cioè il percorso intrapreso dal Giv.
Come possono crescere le società del settore?
Tendono a stringere accordi - come Frescobaldi ed i russi di Spi Group-Vodka - a consorziarsi, e, possibilmente, ad aggregarsi. Il private equity è entrato di recente: Alcedo in Masi, 3i nella Mionetto e, infine, Invest Industrial in Ruffino.
Quanto vale la componente dei terreni nel business?
Vale molto, anche se si sta registrando un ridimensionamento delle quotazioni. Tuttavia, gli asset verrebbero poco apprezzati dal mercato borsistico. Pertanto se questa componente rappresenta una parte molto rilevante rispetto agli altri asset aziendali, è bene scorporarla. (arretrato de Il Sole 24 Ore - Plus 24 del 17 giugno 2006) Autore: Carlo Festa

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