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Il Sole 24 Ore / Plus

Assicuratori con la passione per vini e olii di alla qualità ... Tra gli istituzionali più attivi in questo settore Mps, Generali, Fon-Sai, Allianz, Fondo pensione carialo. Genagricola con 50 mln di fatturato è la più grande; Mps Tenimenti eccelle nel Barolo... Per banche e assicurazioni avere in portafoglio proprietà agricole per anni è stato più l’effetto di prestiti non onorati che il risultato di investimenti diversificati.
Oggi le cose sono cambiate e questi soggetti puntano, grazie all’apporto di risorse e tecnologia di eccellenza, ad alzare la redditività e a prodotti di qualità. È il caso delle Generali con Genagricola, la maggiore società agricola per dimensione in Italia con 10mila ettari di terreni coltivati (50 milioni di fatturato) e con un rendimento annuo di circa il 5 per cento. “Genagricola sta convogliando le proprie aziende in gruppi omogenei e specializzati a seconda della vocazione del terreno e della localizzazione - spiega il presidente Giuseppe Perissinotto - ne risultano così quattro unità specializzate (unità zootecniche, colture erbacee, frutticole, viticole). L’impegno maggiore c’è stato nella produzione vinicola sulla quale si è investito di più, portando a casa risultati eccellenti”. La superficie coltivata a vigneto da Genagricola è di 650 ettari dislocati nel Veneto, in Friuli, in Piemonte, in Romagna e nel Lazio. Da circa 70mila quintali di uve si ricavano 3 milioni di bottiglie. “I nostri vini hanno avuto lusinghieri riconoscimenti dalle riviste enologiche più qualificate - conclude Perissinotto - come Il Gambero Rosso, La Guida d’Agata Comparini, I Vini Buoni d’Italia, I Vini di Veronelli, L’Annuario dei migliori vini d’Italia e Duemila Vini”.
Se tra i nuovi investitori in Toscana c’è perfino il Fondo Pensione Cariplo (Tenuta Trequanda), a Castelnuovo Berardenga, Allianz ha ereditato da Ras la tenuta Agricola San Felice (7,5 milioni di fatturato). Un borgo del vino (un milione di bottiglie l’anno) dove però da sempre oltre a produrre si fa ricerca. Non solo. Oltre al vino, l’azienda produce anche olio extravergine (15mila piante) e ha anche degli allevamenti di chianina.
Negli anni la voce turismo ha assunto un’importanza sempre più rilevante tanto che nel 1990 San Felice apre al mondo dell’hòtellerie di alto profilo e trasforma parte del borgo in un albergo di charme (circuito Relais & Chateaux). Negli anni poi alla tenuta nel Chianti (650 ettari) si sono aggiunte altre due proprietà, con Campogiovanni a Montalcino e Tenuta Perolla in Maremma.
“Per il 2008 gli investimenti sono concentrati nella produzione vinicola dove alcune nostre etichette hanno da sempre avuto riconoscimenti di eccellenza spiega il direttore Alessandro Marchionne - ma anche nel turismo dove, dopo una ristrutturazione accurata, contiamo di poter ottenere ritorni importanti puntando alla destagionalizzazione”.
Sull’allevamento di bestiame ha puntato già dagli anni 60 anche Mps mediante la Mps Tenimenti, che in Toscana a Castelnuovo Berardenga nel cuore del Chianti (Fattorie Chigi Saracini, Poggio Bonelli), ha proprietà per quasi mille ettari, in gran parte a vigneti (Chianti Classico) ma anche cereali, alberi da frutto, olivo e appunto allevamento. “Quella dell’allevamento è un-
che l’attività principale della Tenuta Marinella, 300 ettari sul fiume Magra - spiega Roberto Vivarelli, ad della società - dove, anche se è in atto un progetto di valorizzazione immobiliare, rimarrà un allevamento biologico dove produciamo latte”.
Ma il fiore all’occhiello di Mps Tenimenti è la tenuta Fontanafredda (fa l’80% del fatturato, pari a 33 milioni di euro nel 2006), in Piemonte nel cuore delle Langhe, 100 ettari di cui 70 a Barolo con annesso borgo antico e proprietà immobiliari.
“Fino al 2005 abbiamo portato avanti una gestione molto prudenziale - aggiunge Vivarelli - anche se abbiamo beneficiato di una forte rivalutazione. Nel 2005 siamo tornati a investire prendendo in locazione per 25 anni una grossa proprietà in Piemonte con l’opzione di rilevarla”.
Con un fatturato di circa 7,8 milioni e investimenti in media di 3 milioni l’anno SaiAgricola è un’altra realtà molto diversificata, nata nel 1980 per gestire l’intero patrimonio agrario del gruppo Sai. Oltre alla storica proprietà nel Piemonte ereditata dalla Fiat (Cascina Veneria) comprende in Toscana Fattoria del Cerro (650 ettari di cui 170 a vigneti), La Poderina, Villetta di Monterutoli. Nel 1995, a Colpetrone, in Umbria nel territorio del Sagrantino di Montefalco, “vitigno riscoperto proprio grazie a noi - spiega il direttore Guido Sodano - è stata acquisita un’azienda di 140 ettari di cui 63 a vigneti, e poi c’è l’azienda Montecorona dove si produce frutta e ortaggi, oltre all’attività di B&B”.
“Storicamente abbiamo sempre puntato a prodotti eccellenti non solo con il riso ma anche con i vini. E i riconoscimenti sono arrivati - conclude Sodano - dal nostro Nobile di Montepulciano, al Brunello la Poderina che Wine Spectator, giudica costantemente tra i migliori dieci ogni anno”.


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