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Il Sole 24 Ore / Ventiquattro

Conquiste di Magna Grecia ... La coltivazione della vite fu portata in Italia dai coloni della Magna Grecia, dunque è tutt’altro che casuale che la penisola sia piena di uve che richiamano queste origini. Dal Greco novarese al Grecanico di Trapani, quasi non esiste regione sprovvista di varietà di accertata o supposta provenienza ellenica.
Il più importante sviluppo di vini a base di vitigni greci si sta verificando in Umbria dove il Grechetto, una volta poco stimato e coltivato, sta per diventare la base dei vini di Orvieto. Per non parlare di altri progetti in cui l’uva sarà impiegata da sola o con varietà internazionali come Chardonnay. Modello esemplare di questi nuovi vini è il Grechetto di Umbria della Fattoria Le Poggette di Montecastrilli.
Da anni, l’azienda produce uno dei maggiori Canaiolo d’Italia e il migliore Montepulciano, al di fuori dello storico ambito della costa adriatica. L’enologo consulente Claudio Gori ha escogitato una metodologia particolare per la realizzazione: lunga macerazione prefermentativa, fermentazione relativamente calda per un bianco, utilizzo discreto dei legni per rispettare al massimo l’integrità della varietà.
Floreale, resinoso, speziato, il vino coniuga in modo impeccabile freschezza e importanza, e suggerisce che diversi dei più vetusti vitigni d’Italia abbiano ancora molto da dire e da dare. fattorialepoggette@libero.it .
Autore: Daniel Thomases

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