02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore / Ventiquattro

Il vino scelto da Giorgio Pinchiorri ... Un sontuoso Montrachet... Ho avuto recentemente modo di valutare alcuni dati e ho scoperto che sono ben 259 i milioni di ettolitri di vino prodotti lo scorso anno in tutto il mondo, con l’Europa in calo e tutti gli altri paesi in crescita. Qualche casuale chiacchierata con importanti vivaisti mi conferma questa tendenza e mi aiuta a capire le scelte dei vitigni adottati per i futuri impianti nelle varie nazioni: pinot grigio e chardonnay sono i prediletti. Si sa che i vini bianchi sono i più graditi e consumati, e valgono il sessanta per cento, della produzione globale. Proprio fra Chardonnay e Pinot Grigio sembra che esista da sempre una vera e propria competizione per la conquista del primato dei consumi. Fuor d’ogni dubbio, per lo Chardonnay diventa emblema di qualità difficilmente raggiungibile la produzione della Borgogna, regione che io amo sia per i sontuosi vini bianchi sia per gli altrettanto importanti rossi. Il Puligny Montrachet di J. F. Coche-Dury 2005 in questa stagione viene da noi proposto in abbinamento con la zuppa di baccelli e farro con astice all’aglio e salsa al cocco, un piatto che esalta la stagionalità, i sapori decisi, l’internazionalità, e che viene a sua volta valorizzato dal carattere e dall’eleganza di questo grande bianco. L’ampia struttura dai classici toni “burrosi”; l’equilibrio tra morbidezza e acidità; i profumi che esprimono frutta tropicale e agrumi fanno di un sorso un’importante esperienza sensoriale. Non solo in primavera.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su