La Doc non è più automaticamente sinonimo di qualità, ma è sempre meglio averla. Per anni l'enologia italiana è andata avanti così, con riconoscimenti che, in alcuni casi, hanno fatto sorgere dubbi ... ma oggi vi sono aziende che rifutano la logica della doc ... dopo Gaja in Piemonte, è ora la volta di Allegrini in Valpolicella e del veneto Roberto Anselmi, sbalordito nelle docg al Soave: "è davvero increbidile come si possa pretendere di avere la docg, perche paga, senza modificare gli impianti di produzione. Questa non è qualità".
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