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Il Sole 24 Ore

Banca Antonveneta e un'azienda vinicola di Montalcino sono i promotori di un'operazione innovativa nel settore dell'investimento finanziario: i "future" sul Brunello di Montalcino. Si tratta di 10.000 certificati en primeur del costo unitario di 100 euro (lire 193.627), girabili e cedibili, destinati all'acquisto nel 2005 (cioé alla scadenza del naturale periodo di invecchiamento del Brunello) di una bottiglia di Brunello di Montalcino Docg 1999 Riserva "La Togata" e di una bottiglia di Brunello di Montalcina Docg 2000 "La Togata". I certificati sono garantiti dalla Banca Antonveneta che, nell'ipotesi in cui l'azienda emittente non fosse in grado di consegnare il vino nei termini pattuiti nelle condizioni generali di vendita, presentate al momento della sottoscrizione, si impegna a rimborsare il valore facciale dei certificati. I certificati sono emessi dalla Tenuta Carlina sas di D. Tonon & C., proprietaria di una piccola azienda agricola di Montalcino, che si caratterizza per la produzione di limitatissime quantità di Brunello di Montalcino. Oltre che in azienda, i certificati sono prenotabili presso qualsiasi sportello della Banca Antonveneta oppure alla linea telefonica dedicata dell'azienda emittente.
Circa un mese fa ci fu un'iniziativa analoga promossa dalla WineTip, una società per azioni con sede a Milano costituita da quattro manager con esperienze finanziarie internazionali che, accomunati dalla passione per il vino, hanno deciso di dare vita ad un contratto "en primeur" applicato al vino. Qualche giorno fa al Salone del Vino al LIngotto di Torino si è parlato di vino come strumento finanziario: in particolare dell'istituzione di contratti di Borsa che permettano al produttore di accedere a risorse economiche utili per la gestione dell'azienda. Per questo motivo Borsa Italia sta elaborando uno studio di fattibilità al quale sta lavorando con Mediobanca.

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