Il Sole 24 Ore

Il Sol Levante premia i vini italiani ... Si elegge il migliore sommelier giapponese di vino italiano, con tanto di prova scritta e blind test: si assaggia e bisogna indovinare bottiglia, annata, vitigno e regione di provenienza ... Alla fine è Arika Mizuguchi, del ristorante “Al ponte” di Tokio, a strappare il primo posto. Per partecipare alla prova, organizzate dall’Ice di Tokio si sono fattti avanti in tanti ... In un Paese che, crisi o meno, continua a premiare le bottiglie italiane. Sempre di più nel periodo gennaio-novembre 2001 l’export italiano di vino è aumentato in valore del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, totalizzando 10,5 miliardi di yen, al cambio attuale oltre 90 milioni di euro. E’ il balzo in avanti più importante registrato tra i primi dieci Paesi fornitori: l’Italia ha fatto meglio anche della Francia, che però resta al primo posto (con una quota del 59,2%), seguita a distanza dall’Italia con il 15,2%. Perché il successo in questi tempi di crisi? “Il Giappone è relativamente nuovo al vino – spiega Massimo Bellina, export manager della Carlo Pellegrino, in arrivo da Marsala – e così, sebbene il consumo pro capite sia rimasto stabile negli ultimi tempi, il numero dei consumatori continua ad aumentare. E restano ancora ampi margini di crescita” ... “I giapponesi, a differenza di altri consumatori, come gli americani, si documentano: sono curiosi, ma non possono essere ingannati con etichette poco valide ...