Il Sole 24 Ore

Il “future” garantito arriva dal Sud ... Il rapporto tra banca e vino si affina. Un rapporto che non è più fatto solo di prestiti, ma ora anche di assistenza e promozione, attraverso la rete degli sportelli, dei certificati che attestano i contratti relativi alle bottiglie. Cioè certificati di vendita a termine che, rispetto a quelli emessi negli anni passati, hanno il pregio di essere garantiti da un titolo assicurativo contro danni al vino, e da una fidejussione bancaria, a tutela del valore pagata in anticipo dall’acquirente. Il caso che farà scuola – è il primo in questo senso che viene applicato in Italia – verrà presentato nei prossimi giorni, ma la sua diffusione coinciderà con il Vinitaly, in calendario a Verona ad aprile. Il contratto è quello firmato tra la Banca Popolare dell’Irpinia (60 sportelli) del gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna (550 sportelli) e la casa vinicola Mastroberardino di Atripalda, una delle più antiche e prestigiose aziende del Mezzogiorno con 2,4 milioni di bottiglie vendute in enoteche e ristoranti per un fatturato di circa 15,5 milioni di euro.
In pratica i due partner hanno programmato l’emissione di seimila certificati di vendita en primeur relativi a tre annate (’99,2000,2001) di un grande vino rosso (Naturalis Historia) della casa vinicola campana. Ogni titolo comprende 6 bottiglie della stessa annata (ma è possibile acquistare tre coppie dei tre anni) al prezzo rispettivamente di 115, 106 e 97 euro comprese le commissioni di collocamento e fondo di garanzia. Il titolo ha il merito di avere due tipi di protezione: la prima è un’assicurazione accesa dal produttore con Fondiaria, che garantisce il buon fine qualitativo del prodotto; la seconda è la copertura bancaria correlata all’importo versato dall’acquirente: se per una eventualità qualsiasi alla scadenza (tre anni dalla vendemmia) la casa vinicola non fosse in grado di consegnare la partita, la banca rifonde completamente il valore facciale del titolo stesso.