02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Alle stelle i prezzi dei rossi doc: nel 2001 i vini di qualità crescono di oltre il 24%, male i bianchi e quelli da tavola ... Nel 2001 i prezzi alla produzione dei vini sono cresciuti mediamente del 3,6% su base annua. Messa così, il mercato del vino sembra non avere avuto grandi problemi; anzi la spinta al rialzo sembra più che altro dovuta ad una maggiore richiesta di prodotti di qualità. Che questo sia il prodotto più gettonato lo conferma l'analisi dell'Osservatorio del Salone del Vino che, lavorando su dati Ismea, rileva come i vini rossi doc e docg hanno avuto un rincaro superiore al 24%, con punte del 47% per il Chianti Classico e addirittura del 92% per quello dei Colli Senesi. In realtà, se si esclude il fenomeno delle griffe, è tutt'altro che in buona salute ... Dalle statistiche degli uffici studi alle cantine non solo non cambia, ma la forbice tra i due mercati si dilata. Per Biagio Stragapede, presidente della Crifo, cantina cooperativa di Ruvo (150.000 ettolitri e 10 milioni di euro di fatturato), sono mesi che il mercato vinicolo italiano si trova in una situazione di stallo, si vive praticamente alla giornata e la distillazione di crisi accordata dalla Ue non è stata sufficiente per smaltire le eccedenze che si stanno accumulando. Certo che ci sono alcuni prodotti che vanno bene: per esempio il nostro ultimo nato, il rosso Augustale fatto in purezza con uve di Troia, sta avendo grossi riscontri di mercato; tuttavia i grandi numeri stanno altrove, in quei vini appunto anonimi, che il commercio è disposto a ritirare a 1,6 euro a litri. Ecco, sarebbe opportuno che qualcuno ci faccia sapere cosa dobbiamo fare di questo vino prodotto da decine di migliaia di contadini”. E i rossi che raddoppiano? “Attenzione alle fughe in avanti, non vorrei che qualcuno si scottasse le dita”, avverte saggiamente Cesare Cecchi della omonima famiglia grande azienda di Castellina in Chianti (7 milioni di bottiglie per 30 milioni di euro di cui il 60% all’export). “In Toscana quest’anno si è prodotto meno del solito: la denuncia media delle produzioni dei soci del Consorzio del Chianti classico non superano i 40 quintali per ettaro contro i 50-55 degli anni passati. Di conseguenza i prezzi hanno imboccato decisi la corsa al rialzo. Ma è chiaro che bisogna fare attenzione per non cadere nella spirale della speculazione, perché poi c’è sempre un punto di rottura”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su