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Il Sole 24 Ore

Antinori scopre il benessere: il presidente della casa vinicola fiorentina apre un centro di talassoterapia ... Non ha alcuna intenzione di trascurare le vigne per mettersi a fare l’albergatore. Ma l’occasione che gli si è presentata era davvero ghiotta, e così Piero Antinori, presidente della casa vinicola fiorentina Marchesi Antinori (108 milioni di euro di fatturato previsto nel 2002, +10%), si è messo a capo di una cordata di imprenditori toscani e istituzioni finanziarie per acquistare un ex colonia marina sulla spiaggia di Castagneto Carducci (Livorno) e trasformarla in hotel a cinque stelle dotato di un avanzato centro di talassoterapia. Il Gran Hotel Tombolo (il nome deriva dalle dune sabbiose che caratterizzano quel tratto di costa), in fase di ultimazione, dispone di 130 camere (di cui 20 suite), quattro piscine per la talassoterapia in una grotta artificiale, altre due piscine scoperte, un centro benessere e punta a fatturare 10 milioni di euro l’anno. L’investimento, sostenuto dalla società Tombolo Beach, ha sfiorato i 35 milioni di euro, di cui 4,4 per l’acquisto della struttura – 14.000 metri quadrati coperti in un parco di quattro ettari – effettuato nel 1998 dall’Olivetti. Fino a pochi anni prima il complesso, costruito alla fine degli anni Venti dalla Società elettrica del Nord, era stato utilizzato come colonia estiva per bambini.
“Abbiamo ritenuto interessante – spiega Antinori – investire in un’area che si sta sviluppando dal punto di vista turistico, ma nella quale mancavano strutture ricettive di alto livello. Un’area facilmente accessibile che può vantare un clima particolarmente favorevole anche durante l’inverno, che dovrebbe contribuire ad attirare clienti dal Nord Europa. La talassoterapia è praticamente una novità in Italia, ma è ben sviluppata all’estero, soprattutto in Francia”.
Ora la scommessa è attirare “turisti del benessere” in un comprensorio conosciuto soprattutto pre le sue produzioni vinicoli (in testa il Sassicaia e l’Ornellaia), dove Antinori è presente da sempre con la tenuta Guado al Tasso (300 ettari di vigneto), e dove negli ultimi tempi ha intrapreso due nuove avventure vitivinicolle: una joint venture al 50% col gruppo fiorentino Fingen (moda e immobile) a Castagneto Carducci (60 ettari di vigneti per produrre rossi di altissima qualità); e una nuova azienda col fratello Lodovico e la sorella Ilaria nel Comune di Bibbona, che avrà 60 ettari di vigneto destinati anche in questo caso alla produzione di rossi di qualità ...

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