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Il Sole 24 Ore

Intesa in Russia per Gancia: accordo con il gruppo Ladoga per esportare vermut e spumanti ... Gancia scommette sulla Russia dove, praticamente senza pubblicità, stima di vendere quest'anno 200mila bottiglie di spumante e vermut. L'obiettivo tuttavia è di mezzo milione di bottiglie nel 2003 in un un mercato che promette molto di più. Su questa linea si articola l'accordo di commercializzazione firmato con il gruppo Ladoga di San Pietroburgo, tra i primi dieci produttori russi di vodka, con fatturato intorno ai 100 milioni di dollari e una vasta rete di distribuzione soprattutto nella Russia nord-occidentale. Lo conferma Lamberto Vallarino Gancia, amministratore delegato dell'azienza di Canelli. «La Russia - dice - è un mercato strategico per i nostri prodotti: dopo la crisi economica del '98, la forte ripresa degli ultimi tre anni ha avuto positivi effetti sul potere di acquisto dei consumatori. L'aumento dei redditi reali, intorno al 9-10% l'anno, e il riemergere della classe media nelle grandi città, ha accompagnato un'evoluzione del gusto e dei consumi verso prodotti di qualità medio-alta. Questo è avvenuto in particolare per vermut e spumanti dove le vendite al minuto, in Russia, sono cresciute rispettivamente del 12,2 e del 4,4% nei primi nove mesi del 2002». L'Italia oggi copre l'85% dell'import di vermut e il 26% degli spumanti. In Russia i prodotti italiani hanno aumentato le vendite di oltre il 40% nel 2001, stanno superando quelli moldavi (che però vendono a metà prezzo) e precedono quelli francesi. Gancia, con circa 80 milioni di ricavi, punterà soprattutto sugli spumanti, come l'Asti e il Brachetto, ma anche sui vini dolci come il Moscato e sui vermut, in particolare il bianco. Tutti prodotti che incontrano il gusto dei russi, della nuova generazione e di quella di mezzo, che si sta sempre più svincolando dal tradizionale forte consumo di superalcolici.

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