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Il Sole 24 Ore

Berlusconi rinuncia alla tenuta agricola a Montalcino ... L'idea che Silvio Berlusconi potesse firmare un Brunello di Montalcino la davano per fatta; e già le cronache si dilungavano su particolari cene in onore di capi di Stato e di Governo bagnate dal grande rosso del premier. Gli stessi montalcinesi, per quanto a maggioranza spostati a sinistra, si sentivano gratificati dal fatto che il presidente del Consiglio potesse prendere casa, anzi castello, sulla loro collina. Ma gli imprevisti capitano a tutti. Ed è quanto accaduto a Berlusconi. Dopo che il Cavaliere aveva dichiarato, una decina di giorni fa, di essersi fatto un bel regalo (l'acquisto da un costruttore edile romano del Castello medievale di Velona con annessa una trentina di ettari tra boschi e vigne), giunge notizia che l'operazione è saltata. Cosa abbia determinato questo repentino cambiamento di piano nessuno lo ha reso noto. C'è chi giura che la trattativa si è fermata solo momentaneamente per i troppi impegni del presidente; altri insinuano che al venditore siano giunte offerte più sostanziose rispetto ai 18 milioni di euro messi sul piatto da Berlusconi. Al quale pare sia stata offerta un'altra tenuta, a minor prezzo e sempre in zona. Ma la ragione potrebbe essere diversa. Si sussurra di un insulto che «giovani no-global non identificati» hanno rivolto sabato scorso al Presidente, arrivato in visita privata a Montalcino. In proposito le cronache sono avare, ma è certo che sia accaduto, come conferma il sindaco, il diessino Massimo Ferretti, che parla di un gesto «inqualificabile di estranei alla città di Montalcino». Che invece «è pronta a ricevere Berlusconi a braccia aperte».

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