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Il Sole 24 Ore

Tra Francia e Italia braccio di ferro sul vino ... I contendenti non lo sanno ancora, ma Italia e Francia, in nome del dio Bacco, stanno scivolando verso un duro scontro dagli esiti imprevedibili. Accade che il Governo italiano, a firma del ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno, ha preso il coraggio per le mani e ha candidato un suo rappresentante (Federico Castellucci, attuale direttore generale di Federvini) a direttore generale dell'Organization international de la vigne e du vin, organismo che ha sede a Parigi e a cui fanno capo 46 Paesi produttori e consumatori di vino nel mondo. Per capirci, l'Oiv è il massimo organo internazionale del settore vitivinicolo, riconosciuto da tutte le istituzioni governative e non, ed è punto di osservazione privilegiato per decidere gli orientamenti delle politiche vitivinicole nel mondo. Ebbene, dalla fondazione nel 1924, questa carica è stata sempre affidata, salvo due sporadici casi, a un rappresentante di nomina francese. Una posizione che già in passato è stata messa in discussione con l'osservazione che solitamente il Paese che ospita la sede degli organismi internazionali non ha la carica operativa. Cosa che finora non è accaduta per l'Oiv. Ma ora gli equilibri nel mondo del vino sono cambiati, e questo l'Italia politica l'ha finalmente compreso. E così ieri il ministro Alemanno ha presentato ufficialmente la candidatura italiana, individuando un tecnico di grande esperienza che dovrà vedersela con il candidato francese (Marie Guittard) scelto dal ministero dell'Agricoltura nell'ambito del proprio apparato.

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