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Il Sole 24 Ore

L’uva matura più in fretta a vantaggio della qualità - Vendemmia in agosto? Non è una novità se si considera che è ormai una tradizione a Contessa Entellina, in Sicilia, nelle tenute di Donnafugata, dove quest’anno l’avvio della raccolta dello Chardonnay è stato dato la sera del 3 agosto, per culminare nella festa tradizionale “Calici di Stelle” della notte di San Lorenzo. La raccolta dell’uva è ormai in pieno sviluppo anche in Veneto e Lombardia, mentre in Franciacorta è imminente.
A questo anticipo, segno di maturazione precoce dei grappolo a cui si accompagna di regola una buonissima qualità (si evitano i rischi di lunghi periodi piovosi e i danni dell’eccessiva umidità connessa), si accompagnerà quest’anno anche una ripresa quantitativa: +12% secondo i dati Ismea-Uiv di metà luglio. Questo aumento non va però riferito alla peggiore annata di sempre (44,6 milioni di ettolitri nel 2002), mentre i 50 milioni attesi quest’anno vanno rapportati alla media delle ultime dieci annate, superiore a 55 milioni.
La qualità delle uve, secondo Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo-alimentare), appare finora più che buona.
Dal punto di vista fitosanitario, infatti, dopo il mezzo disastro provocato nel 2002 dalle pioggie persistenti, l’attuale annata appare relativamente indenne: nessun problema sembra creare la peronospera, mentre lo oidio è sotto controllo un po’ ovunque. Solo nelle zone a rischio (in verità, piuttosto ampie) resta alto il livello di attenzione per la flavescenza dorata. Soltanto l’assenza completa di precipitazioni potrebbe determinare uno “stress idrico”, con ripercussioni apprezzabili sul volume finale previsto di 50 milioni di ettolitri. Ma, al di là della possibilità di ricorrere a irrigazioni mirate, anche in questo caso la qualità resterebbe elevata.
I produttori pongono infatti l’accento sull’attesa di livelli molto buoni, in alcuni casi anche eccellenti: “La vendemmia? Toccando ferro – sostiene Francesco Mazzei, del Castello di Fonterutoli, una delle “firme” più quotate del Chianti Classico- se le condizioni dei prossimi giorni non vanificheranno tutto, sarà di ottima qualità”.
Il concetto è ribadito da Agostino Uberti, titolare dell’omonima cantina che produce Franciacorta: “A voler essere esigenti servirebbe un po’ di pioggia, ma solo poca, per dare ancor più nerbo e consistenza ai grappoli. Nessun timore se però il cielo resterà asciutto: contiamo di avviare la vendemmia per Ferragosto data per noi davvero eccezionale”.

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