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Il Sole 24 Ore

Maxi-investimento fondiario di Genagricola in Romania ... Colpo grosso in Romania di Genagricola, la più grande azienda agricola italiana con 10mila ettari di terreni coltivati. La società del gruppo Generali Assicurazioni presieduta da Giuseppe Perissinotto si è aggiudicata il controllo di 5.500 ettari di superfici fondiarie a Nord della provincia di Timisoara, lungo il fiume Mures fino al confine con l'Ungheria. Si tratta di terre che prima dell'avvento di Ceausescu costituivano il granaio della Romania; poi con l'espropriazione attuata dal regime tutto è finito abbandonato e incolto. «Ora, con questo investimento - dice Perissinotto - intendiamo partecipare a ricreare le condizioni necessarie per dare sviluppo economico e sociale al Paese. Lo facciamo mettendo a disposizione degli abitanti del luogo la nostra competenza e la nostra esperienza». Caratteristiche maturate dal fatto che Genagricola, oltre a essere la più grande azienda per dimensione, vanta anche una diversificazione che va dai cereali ai legnami, dagli allevamenti di suini a quelli di bovini da latte fino all'itticoltura e al vino (600 ettari di vigneti specializzati e 5 milioni di bottiglie di vini tra cui le etichette di S.Anna, Torre Rosazza e Borgo Magredo). L'investimento rumeno, che ha l'avallo del Governo di Bucarest, prevede una prima fase di bonifica del territorio; in un secondo tempo si passerà alla definizione del piano di coltivazione dei terreni, privilengiando anche in questo caso la ceralicoltura, la zootecnia, la risicoltura e la viticoltura. Per la coltivazione della vite sono già stati individuati 500 ettari in collina ed è stata affidata alla cooperativa di Rauscedo la scelta delle varietà più appropriate da piantare. La società italiana si farà carico degli oneri per la realizzazione delle infrastrutture logistiche e contribuirà alla formazione del catasto fondiario, che oggi è praticamente inesistente. Proprio questo problema burocratico ha costituito la difficoltà maggiore che Genagricola ha dovuto risolvere: i regolamenti internazionali prevedono che chi compera terreni a suo tempo esporpriati dai regimi comunisti debba comunque riconoscere un contributo al vecchio titolare del fondo. A tutt'oggi sono quasi 300 i piccoli ex proprietari individuati e le scritture hanno interessato quasi 3.200 ettari; per fine anno si prevede di completare il mosaico. L'arrivo di Genagricola in Romania ha fato lievitare i valori fondiari: si è partiti nel 2002 da un minimo di 800 euro a ettaro per arrivare ora a picchi di 1.200 euro. A questi valori vanno poi aggiunti gli altri oneri sostenuti per la ricerca e la messa in produzione delle colture. Alla fine il calcolo fatto dai tecnici di Genagricola prevede una media di 1.500-1.700 euro per ettaro. «Una cifra certo importante per il Paese - sottolinea Perissinotto - ma che è comunque molto lontana dalla media di 13-15mila euro necessari per acquistare terreni in Italia, Germania o in Francia. Questo investimento ci mette al riparo dalla penuria di terreni necessari alle nostre attività». (arretrato de "Il Sole 24 Ore" del 10 settembre 2003)

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