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Il Sole 24 Ore

Annata scarsa, ma di qualità ... Agronomi ed enologi sono molto
soddisfatti per la qualità
dell’uva di quest’anno. «Tra i
produttori c’è molta euforia -
commenta Maurizio Botarelli del
Consorzio del Brunello di
Montalcino - I presupposti ci
sono per un’annata eccezionale.
Sarà una produzione solo di poco
inferiore con un 5/6% in meno
rispetto alla media degli ultimi
cinque anni. Bisognerà valutare in
cantina come avverrà la
vinificazione».
L’unico timore era legato al
rischio di una produzione scarsa,
ma se la siccità di quest’estate ha
inciso sulla quantità, a
guadagnarne è la qualità. Le
bottiglie 2003 potrebbero essere
una buona occasione per gli
appassionati di mettere in cantina
un vino che ha buone probabilità
di rivalutarsi nel tempo, visto che
la domanda sul mercato è sempre
alta per le annate buone e scarse.
Per quanto riguarda la Toscana,
i presupposti perché il Brunello
2003 possa prestarsi per
operazioni di en primeur (vendita
anticipata rispetto all’uscita sul
mercato delle bottiglie) al
momento ci sono. «Dai dati di
maturazione e dalle prime
vinificazioni si può dire che sarà
un vino più che ottimo e pensiamo
possa diventare un’annata a
cinque stelle - afferma Rudy
Buratti, enologo dell’azienda
Castello Banfi - Se la
valutazione sarà confermata, non è
escluso che l’operazione di
certificati en primeur fatta per il
’95 e il ’97 potrebbe ripetersi. Ma
è prematuro parlarne».
Dalle prime indicazioni anche
per i produttori piemontesi «questa
annata sarà ricordata per l’alta
qualità delle uve - spiegano al
Consorzio di tutela Barolo
Barbaresco Alba Langhe e Roero - E con il passare dei giorni le
prospettive di un’ottima
vendemmia da speranza stanno
diventando certezze».

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