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Il Sole 24 Ore

Martini & Rossi a quota 390 milioni (+10%) ... A Produrre vino incasa alla Martini & Rossi non ci hanno mai pensato in 150 anni di attività. Men che meno vogliono farlo ora, con il mercato orientato sempre più alla specializzazione. Ma negli spumanti è tutta un’altra storia. Forte di una produzione di 36 milioni di bottiglie, per due terzi esportate con il ben più famoso vermuth Martini (100 milioni di bottiglie in 110 Paesi), Martini & Rossi ha presentato al mercato una nuova fami-glia di spumanti ("Sigillo blu") che copre l’intera gamma a base di Asti, Prosecco, Riesling e Talento d’alta Langa.I responsabili del gruppo nonparlano di sfide ad altri competitor, tuttavia non passa inosservato il fatto che l’iniziativa arrivi in un momento in cui il concorrente più agguerrito - il gruppo Campari - ha provveduto a concentrare nel nuovo stabilimento di Novi Ligure tutta la filiera spumantistica a marchio Cinzano, Riccadonna e Barbero. A questo si aggiunga il fatto che per il lancio dei nuovi prodotti è stato messo a punto un piano di marketing da 5 milioni di euro per il 2004.Con l’obiettivo di consolidare la leadeship di settore, oggi condivisa con Cinzano. Per il presidente di Martini& Rossi, Luigino Combetto, «la serie "Sigillo blu" arriva in un momento di crescita della domanda di spumante, sostenuta da prodotti di buona qualità ma anche da prezzi contenuti». Non è mistero che nel canale dei prodotti di largo consumo, con le bevande in testa, in questo momento la competizione si gioca anche sul filo dei pochi centesimi di differenza. E in casa Martini questa politica, già sperimentata con il lancio di altri prodotti, ha avuto riscontri positivi se - come osserva Combetto - i conti che si stanno per chiudere (31 marzo) sono in crescita. Secondo quanto anticipa il presidente al Sole 24 Ore, i ricavi si aggirano sui 390 milioni, in crescita del 10% rispetto ai 353 milioni dell’anno prima; l’utile netto è di 3 milioni(+13%). Ma se gli spumanti e il vermuth rappresentato la tradizione, la sorpresa nei ricavi della casa piemontese è il "Bacardi breezer", una bevanda a basso contenuto alcolico a base di rum e succhi di frutta. «L’abbiamo proposto per la prima volta nel 2002 - dice Combetto -. Nel 2003 ci siamo trovati di fronte a un grande successo, al punto che con 90 milioni di bottigliette commercializzate siamo arrivati a controllare il 74% del mercato» di queste bevande pronte da bere.

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