Il Sole 24 Ore

Wine bar per attrarre i giovani ... Ad attrarre soprattutto i giovani ci pensa la moda dei wine bar che offrono un mix di vino e gastronomia e continuano a essere aperti anche dagli stessi produttori. L'Agivi (Associazione dei giovani produttori vinicoli) è stata la prima a proporre la formula wine bar per i giovani che viene proposta annualmente a Verona al Palazzo della Gran Guardia, una vetrina di prodotti che vengono presentati dai produttori under 40 e da figli delle grandi famiglie di enologi. Sono molte le enoteche tradizionali che vogliono riconvertire la propria attività e soprattutto nella capitale i wine bar vanno per la maggiore. Roma è stata l'apripista in Italia con i primi bar per degustare vini di qualità aperti una quindicina di anni fa. Nelle guida appena uscita dei ristoranti di Roma del "Gambero Rosso" 2005 una trentina i wine bar indicati anche se nessuno ottiene i tre gamberi dell'eccellenza. «Stiamo molto attenti a non segnalarne troppi perché oggi sono di moda» dice Stefano Bonilli direttore del Gambero Rosso. A dare il voto al wine bar «un cugino del ristorante con un'atmosfera e un'attenzione particolare riservata al vino» come lo definisce Bonilli concorrono «coerenza tra cantina e piatti caldi, equilibrio dell'offerta dei vini, servizio, idee innovative, ambiente e prezzo». «La selezione dei vini è più agile e rapida dei ristoranti - aggiunge Bonilli - alcune enoteche hanno i vini "nouvelle vogue" o si specializzano in alcune chicche come ad esempio nei vini francesi, ognuno insomma si da un'identità». Gli operatori assicurano di avere tenuto i prezzi fermi dall'anno scorso. «C'è una maggiore attenzione alla qualità - sottolinea Bonilli - si è fuori mercato se il prezzo non corrisponde alla qualità». Per gustare qualche specialità in uno dei tre migliori wine bar della capitale premiati dalla guida con due gamberi il prezzo va dai 25 ai 35 euro ovviamente "vini esclusi".