02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Conti in rosso per il vino francese ... La Francia, terra di vellutati Bordeaux e di raffinati Bourgogne (e non solo) è in crisi. La filiera del vino, tranne lo Champagne e l'Alsazia, sta soffrendo di una produzione troppo elevata (che fa aumentare a dismisura gli stock in giacenza), di una domanda da anni in sensibile calo e, soprattutto della concorrenza del cosiddetto "nuovo mondo": California, America latina, Sudafrica e Israele. Vini che in molti casi costano meno di quelli francesi, ma che sono altrettanto qualitativamente buoni proprio perché i vitigni sono gli stessi e perché gli enologhi e i vinificatori sono espatriati dell'Esagono. Valga per tutti gli esempi del gruppo Lvmh e di quello Dassault che hanno acquistato degli ampi appezzamenti al di fuori della Francia.
Ebbene, data la situazione di continua e crescente incertezza, ieri i viticoltori francesi hanno deciso di scendere in piazza. Non a Parigi, ma in città come Bordeaux, Macon, Tours, Avignone, Blois, Angers e Nimes. Un "esercito" di non meno di 10mila manifestanti al grido «il vino fa bene alla salute». I produttori francesi subiscono, oltre la concorrenza straniera, anche i freni imposti dalla legge Envin che limita e in molti casi bandisce, la pubblicità dei vini nei media e in Tv. Oltre al fatto che una recente campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, varata dai ministeri della Sanità e dei Trasporti "dipinge" il vino come un prodotto che favorirebbe alcune malattie e moltiplicherebbe gli incidenti stradali.
Sta di fatto che, stanchi di subire e con i conti ormai vicini al rosso, i viticoltori chiedono che il Governo intervenga in loro favore, così come nel recente passato è intervenuto a sostegno di altre categorie in difficoltà come quelle degli agricoltori e dei pescatori. In che modo? Alleggerendo i contributi sociali che devono versare allo Stato, con degli aiuti mirati per ripristinare i flussi di tesoreria e deregolamentando il ricorso alla pubblicità. I produttori di vino chiedono interventi di rilancio a favore di un settore che è una delle "bandiere" della Francia all'estero, oltre a contribuire fortemente, grazie all'export, alla bilancia commerciale del Paese. «Non c'è solo Airbus ma anche il vino», diceva ieri un emblematico cartellone dei manifestanti. (arretrato de "Il Sole 24 Ore" del 9 dicembre 2004)

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su