02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Il vino «assorbe» calore dal suolo ... C'è ma non si vede. Non toglie terreno ai preziosi vigneti intorno al lago di Caldaro, non usa energia tradizionale, "respira" dalla terra e con la terra. La nuova cantina della tenuta Manincor del conte Michael Goess-Enzenberg è uno straordinario concentrato di innovazione e tradizione.
«Avevamo bisogno di spazio per lavorare il vino e farlo maturare - dice GoessEnzenberg - ma non volevamo toglierlo alla tenuta e non volevamo pesare sull'ambiente che ci circonda. Per due anni un pool di architetti e ingegneri, coordinato da Walter Angonese, Rainer Koeberl e Silvia Boday, ha studiato il problema ma alla fine il risultato è stato ampiamente soddisfacente e risponde al mio credo: confidare nella natura in tutto quello che si fa».
La cantina è stata interamente costruita sottoterra: si estende su tre piani, complessivamente per oltre 3.000 metri quadrati, ma all'esterno il profilo della collina non è cambiato né sono stati eliminati i vigneti. Il nuovo manufatto, infatti, è stato realizzato in profondità, è stato coperto con un strato di cemento speciale di 80 centimetri e sopra è stato riportato terreno per 150 centimetri, dove è stato piantato un nuovo vitigno, fino a ricostruire esattamente il precedente profilo altimetrico. Ma se questa è la soluzione architettonica ben più sofisticata è quella energetica. A "condizionare" naturalmente un ambiente delicato come la cantina, infatti, c'è un impianto geotermico alimentato da 28 sonde che arrivano fino a 70 metri di profondità. Una pompa e uno scambiatore di calore assicurano il clima. «Con questo sistema - dice Michael GoessEnzenberg - possiamo arrivare a una temperatura dell'acqua fino 48 gradi. Per le ulteriori esigenze e per il riscaldamento della casa e degli altri ambienti abbiamo invece realizzato un piccolo impianto a biomassa alimentato dai residui di lavorazione del vigneto, del frutteto e del bosco della nostra tenuta che si estende su 45 ettari».
C'era il problema dell'umidità, questione non trascurabile per il vino. Per risolverlo s'è costruito una sorta di grande corridoio a monte della cantina lungo 120 metri, alto 12 e largo 4. È una specie di enorme polmone naturale sulle cui pareti, usando lo stesso sistema di irrigazione del vigneto, viene fatta scorrere o viene tolta l'acqua secondo il tasso di umidificazione richiesto dai vari ambienti.
«Per realizzare il tutto abbiamo dovuto ricorrere ad aziende altamente specializzate ma in un anno e mezzo la cantina era pronta - commenta Goess-Enzenberg - abbiamo speso 6,5 milioni, approssimativamente un 20-25% in più rispetto a una costruzione tradizionale, ma un impianto di questo tipo ha una durata secolare».

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su