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Il Sole 24 Ore

Il «Nero d'Avola» conquista il mercato. Al vino siciliano il record di crescita della domanda: + 49% ... Nero d'Avola superstar. Va a questo vino rosso " made in Sicilia" la palma per la migliore performance di crescita (+ 47,4% in valore e + 49,7% in quantità) della domanda nel 2004, con ai posti d'onore il Montepulciano d'Abruzzo (+ 24%) e il Sangiovese (+ 20,5%). E gli altri grandi autoctoni Nebbiolo Barbera e Bonarda? E i Cabernet Merlot e Shiraz? Bene anche loro, ma solo di rimessa, nonostante in termini assoluti sia proprio il Chianti ( 31 milioni di euro) a farla ancora da padrone, spalleggiato da Lambrusco ( 27 milioni) e Barbera ( 22 milioni).

Che nell'Italia del vino che avanza fosse il rosso a vincere la sfida del colore è cosa risaputa da tempo ( oggi l'incidenza sul totale venduto viaggia sopra il 56%, mentre i bianchi pesano per il 37% e i rosati per il restante 7%). Ma che fossero i vini del Sud a fare la differenza lo si è cominciato a capire assai più di recente.

E ieri se ne è avuta conferma al Vinitaly di Verona, dove la Faid Federdistribuzione, rifacendosi ai dati Iri Infoscan sui trend di vendita nei supermercati, ha evidenziato appunto l'incredibile performance segnata nel 2004 dal grande rosso di Sicilia.

La ragione? « Tante e una complementare all'altra. A cominciare dal carattere generoso del vino che, se ben equilibrato, può reggere e vincere il confronto con molti altri ben più noti e blasonati vini » , risponde Lucio Tasca d'Almerita. Contenuti, sì, ma anche « un rapporto prezzo qualità in grado di convincere più di ogni altra cosa il consumatore » , gli fa eco Diego Planeta. Di più. « Oggi non si può lanciare una nuova etichetta, se poi il prodotto non ha i requisiti per essere competitivo » , interviene Ettore Nicoletto, direttore di Santa Margherita casa vinicola che a Verona ha presentato i vini della nuova cantina siciliana ( Silene) inaugurata non più tardi di una settimana fa, seguendo così il filone aperto da Gianni Zonin ( Feudo Butera), proseguito dal Giv ( Rapitalà) e da diversi altri vignaioli del Nord.

Ed è proprio di qualità, prezzi e competizione che si sente parlare con maggiore insistenza nei padiglioni di questo Vinitaly dei record di espositori ( 4.300 di cui 250 di 50 Paesi esteri) e presenze ( una media di 25mila visitatori al giorno). Così si apprende che in Italia nel 2004 i listini del vino confezionato sono aumentati mediamente del 2,3% ( Ismea AcNielsen), vale a dire di un terzo delle percentuali di crescita di ciascuno dei precedenti tre anni. Maggiore senso di responsabilità nella politica dei prezzi che, evidentemente, è dei produttori, ma anche di chi il vino lo vende.

Come le catene della moderna distribuzione, che ormai pesa per oltre il 60% sul totale vini consumati in famiglia ( 6,5 milioni di ettolitri su un totale di 13 milioni di ettolitri di prodotto confezionato) per una spesa prossima a 1,5 miliardi di euro (+ 3%) ripartita tra vini da tavola ( 58% ) e vini a denominazione di origine controllata e garantita ( 42%).
Ebbene è ancora la rilevazione Iri Infoscan che evidenzia come il prezzo medio dei vini venduti in super e ipermercati stia sotto i tre euro a bottiglia per circa il 50% dei volumi venduti, e che la stessa percentuale salga al 67,2% se si allarga la forbice alle etichette fino a 5 euro. E tra le etichette più gettonate ci sono proprio loro, i nuovi vini del Sud Italia, con il Nero d'Avola e il Montepulciano d'Abruzzo, che a Verona hanno ottenuto il maggior numero di medaglie premio per qualità e prezzo.

Ma la minaccia è dietro l'angolo. Secondo un'analisi della Cia, nell'ultimo anno l'import di vino dalla Cina ha registrato un vero boom, con una crescita del 200%. Tra il ' 97 e il 2003 - segnala l'organizzazione agricola - le superfici coltivate a vite in Cina sono aumentate dell' 80% e ora la produzione, grazie anche ai bassi prezzi, ha iniziato a invadere i mercati europei. Gettando le radici di una moda pericolosa per il made in Italy.

LE CURIOSITA'

ARRIVA IL TAPPO DI VETRO - Un tappo di vetro contro il sapore di sughero. L'idea di Alcoa Deutschland ha già trovato sperimentatori in Italia. Tra i primi le Cantine Aldegheri di Sant'Ambrogio di Valpolicella, in provincia di Verona. Il nuovo tappo ha un corpo di vetro e permette di sigillare le bottiglie.
Costa circa 36 centesimi di euro mentre il prezzo di quello di sughero è di circa 26.

LA VENDEMMIA SUL WEB - Controllare le fasi della fermentazione direttamente via internet o con il cellulare. Lo consente un nuovo sistema di controllo elaborato dalla Albrigi tecnologie di Verona, azienda specializzata nella produzione di impianti per la vinificazione. Sensori speciali posti all'interno dei serbatoi permettono di avere un controllo costante e in tempo reale durante tutte le fasi della lavorazione del vino.

PREMIATO IL REGISTA DI SIDEWAYS - Il Premio internazionale Vinitaly è andato alle cantine Giorgio Longarotti di Perugia e ad Alexander Payne regista del film Sideways vincitore del premio Oscar come migliore sceneggiatura non originale. Il regista americano ha vinto « per aver diretto uno dei film più significativi sull'amicizia..., dove il vino riscalda e scandisce i sentimenti diventando il vero protagonista... ».

LA SIGNORA DEL BRUNELLO - Vino non solo come industria ma anche come patrimonio di valori fatti di lealtà, rapporto con la terra e amore per la campagna. Lo ricorda la contessa Francesca Colombini Cinelli ( nella foto) nel suo libro « Il vino fa le gambe belle » nato « perché - spiega la signora del Brunello - che ci sono tante storie che non si possono perdere » . Un mondo che sta scomparendo « ma che rappresenta un patrimonio imperdibile di conoscenza umanità e dedizione ».

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