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Il Sole 24 Ore

Cento aziende trovano spazio in enoteche e ristoranti russi ... Il vino made in Italy guarda a Est, in particolare in Russia dove ci sono buone prospettive di crescere nell'export.
Ne sono convinte le aziende che hanno preso parte alla seconda edizione di Vinitaly Moscow, la tappa russa del tour di Veronafiere per promuovere le etichette made in Italy.
Nel 2004 la Russia ha complessivamente importato vino per circa 400 milioni di euro. La quota dell'Italia e' ancora ferma al 5%, ma mostra segnali di rapida crescita: nel 2004 le esportazioni son aumentate del 18,5% in valore, con tendenza di consolidamento nei primi mesi di quest'anno.
Alla kermesse moscovita hanno partecipato un centinaio di aziende italiane, oltre a numerosi consorzi di tutela coordinati dalla Federdoc. E se per molti quella russa è solo una prospettiva, per altri è già una realtà. « C'è sicuramente grande attenzione nei confronti delle etichette made in Italy » , dice Allegra Antinori. « Stiamo registrando un tasso di crescita insperato con le vendite di vini di grande qualità che a Mosca e San Pietroburgo non sembrano conoscere momenti di stanca » , commenta Gaia Gaja, mentre per Nicola Fabiano di Verona « è tutto il mercato russo che sta crescendo: « I nostri vini - dice - si trovano anche nei negozi della Siberia ». Ma il fatto che alcuni produttori siano riusciti a ritagliarsi spazi significativi non significa che in Russia non ci siano difficoltà. Soprattutto di tipo fiscale, con pesanti riverberi sui prezzi finali. « Le bottiglie italiane - spiega Anatoly Korneyev, uno dei principali importatori di vino - finiscono per avere, in determinati segmenti, prezzi doppi rispetto a quelli dei concorrenti ex sovietici. I vini di Moldavia e Georgia, invece, scontano una tassazione molto inferiore a quella imposta ai prodotti europei e detengono quote sul mercato russo rispettivamente del 60 e del 12 per cento. Ci auguriamo che il doppio regime venga eliminato mettendo tutti i produttori in uguali condizioni ». Per sviluppare le vendite made in Italy una delle principali strade da percorrere sembra poi quella della ristorazione italiana di qualità. « Un settore - ha spiegato l'ambasciatore italiano a Mosca, Gianfranco Facco Bonetti - che sta crescendo in maniera vertiginosa. A Mosca oggi sono oltre 130 i ristoranti italiani di qualità e possono rappresentare il miglior veicolo alla promozione dei consumi di vino ». Dopo la tappa moscovita Veronafiere continuera' il proprio tour a ottobre negli Usa e a novembre in Cina. « E alle destinazioni ormai tradizionali - ha annunciato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - a gennaio 2006 si aggiungerà anche la tappa indiana di Nuova Dehli ». (arretrato de "Il Sole 24 Ore" del 29 maggio 2005)

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