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Il Sole 24 Ore

Siamo nelle mani degli speculatori… “Ci hanno voltato tutti le spalle: i grandi sindacati sono scomparsi, le organizzazioni professionali Cia e Confagricoltura sono rappresentate solo nominalmente, le cantine fanno il loro gioco imponendo i prezzi stracciati alle uve da vino, salvo poi magari vinificare uva da tavola rimasta invenduta. A noi viticoltori non ci resta che questa protesta”, con tutto il suo tragico epilogo. E’ stanco, deluso, ma non rassegnato Antonio Stranezza, conduttore di aziende agricole compresi otto ettari di vigneti nell’agro di Cerignola campagna, sostenitore dei manifestanti che da alcuni giorni paralizzano il traffico autostradale e ferroviario tra nord e sud della Penisola.

Parla di prezzi stracciati e cantine che fanno il loro gioco. Cosa intende dire esattamente? Come altro definire offerte che non superano i 12 euro a quintale di uva, vale a dire il 40% in meno rispetto ai 18 ero di un anno fa. E non siamo che all’inizio della vendemmia. Questo mi dice che tra un mese si scenderà ulteriormente a 8-10 euro, come purtroppo accade da un po’ di anni a questa parte. Le cantine prima fanno vedere di comprare quello che gli serve, poi ci mettono con le spalle al muro e fanno crollare il prezzo. Le sembra che i produttori possono continuare a subire questa furba prepotenza?

I depositi delle cantine però sono già mezzi pieni e la concorrenza internazionale è molto forte. Queste sono tutte ragioni valide. Però qualcuno ci deve anche spiegare perché si permette alle cantine di vinificare abusivamente uva da tavola di seconda scelta rimasta invenduta. Solo in Puglia l’anno scorso si parla di un milione e mezzo di quintali di pergolone finito in cantina anziché dal fruttivendolo. Intanto si continua a fare nuovi impianti di uva da tavola. Per fare cosa?

Il blocco del traffico non porta molto lontano, anzi esaspera gli animi e incita la violenza. Ho la sensazione che in Italia si aspetti il peggio per ascoltare le ragioni di chi ha qualcosa da lamentarsi. E’ grave che Regione e Ministero delle politiche agricole abbiano convocato il sindaco di Cerignola, Matteo Valentino, solo dopo la morte di un manifestante. Quello stesso ministero che dice di attendere dalla Ue il via libera alla distillazione di crisi. Ma quella autorizzazione non arriverà più in tempo, perché quella domanda dall’Italia è partita solo qualche settimana fa, mentre doveva essere fatta a marzo-aprile, come hanno fatto opportunamente Francia e Spagna. Che si sono presi tutti i fondi disponibili.

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