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Il Sole 24 Ore

Il vino trova il suo Testo unico… Una drastica potatura delle norme di volta in volta stratificate negli ultimi decenni nel settore del vino con il taglio di alcuni rami secchi che risalgono anche ai regi decreti e un sistema sanzionatorio profondamente rivisto nel segno di una minore discrezionalità dei controllori e una maggiore proporzionalità tra infrazione e multa. Sono i due cardini del disegno di legge bipartisan (primi firmatari Manlio Collavini di Forza Italia e Aldo Preda dei Ds) approvato ieri in via definitiva al Senato. Già ribattezzato Testo unico del vino, in soli 47 articoli riscrive l’assetto normativo per adeguarlo anche a nuovi regolamenti comunitari. Va così in pensione la legge 162/65. Emblematico il caso dello zuccheraggio. Questa pratica enologica resta vietata, ma mentre finora anche una piccola correzione di zucchero presente in cantina poteva costare al produttore una sanzione molto alta, a discrezione del controllore di turno che ne misurava il potenziale rischio di frode, ora la violazione scatta oltre la soglia dei 10 chili, con una multa che va da 125 a un massimo di 2.500 euro.

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