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Il Sole 24 Ore

Alleanza Verona-Parma sul food. Annunciata la partnership tra le due fiere: partirà con il Vinitaly China Shanghai ... Verona e Parma, attraverso le rispettive Fiere, hanno posto le basi per un forte polo unico agroalimentare che da solo rappresenta oltre il 60% del mercato fieristico italiano del settore. La partership, che per il momento partirà da comunicazione, marketing e promozione ed avrà come primo momento comune il Vinitaly China e Shanghai nel novembre prossimo, è stata annunciata ieri nel corso della presentazione della 40esima edizione del Vinitaly, in calendario dal 6 al 10 aprile prossimi nel quartiere fieristico di Verona. Un’edizione che si presenta ancora una volta da primato con 4200 aziende espositrici provenienti da 25 Paesi ed oltre 140mila operatori professionali in arrivo da un centinaio di nazioni. Giovanni Mantovani, direttore generale di VeronaFiere, parla di “svolta importante che pone le basi per una Agrifood valley italiana punto di richiamo per tutto il mondo”.
L’ad di Fiere di Parma Emilio De Piazza sottolinea in questo contesto il ruolo di Cibus come riferimento per l’export alimentare di qualità. Ed il ministro dell’agricoltura Gianni Alemanno spiega che “è una alleanza strategica perché somma elementi di forza ed oltre a contribuire al potenziamento del sistema fieristico italiano punta all’obiettivo principale di far parlare italiano il sistema internazionale”. Il ministro guarda anche oltre, alla sede dell’Authority agroalimentare: sarà oggetto della prossima legislatura ma quella di Verona sembra la candidatura più qualificata dal punto di vista territoriale. Anche dal presidente di Federalimentare Luigi Rossi di Montelera, che guarda alla 13esima edizione di Cibus a maggio, arriva la conferma che è stata imboccata la strada giusta: “Il made in Italy alimentare è sempre più penalizzato dalla miriade di iniziative di promozione esistenti ed ha bisogno invece di un’unica cabina di regia capace di valorizzare il nostro patrimonio agroalimentare”.
La partnership con Parma è il fiore all’occhiello di un programma di rilancio e consolidamento di VeronaFiere ben più vasto anticipato ieri dal presidente Luigi Castelletti. Tappa fondamentale sarà la trasformazione dell’Ente in spa entro l’anno. Nel frattempo è già partito un piano di investimenti da qui al 2010 che vale complessivamente oltre 140 milioni di euro. Oltre 80 milioni, tutti provenienti da risorse proprie, andranno a sostenere un piano industriale per consolidare la leadership di VeronaFiere nei tre settori di riferimento: agricolo-agroalimentare, edilizia-costruzioni, mobile-arredo. Secondo il piano predisposto il volume d’affari dovrà passare dai 54 milioni del 2002 ai 98 del 2008, con una incidenza dei ricavi da servizi tollerabili che salirà dal 18 al 39 per cento. Il resto dell’investimento è destinato alla riqualificazione del quartiere fieristico che aumenterà di un terzo gli spazi disponibili, passando da 125.000 a 185.700 metri quadrati di superficie coperta ma soprattutto rivisiterà l’intero sistema degli accessi e dei parcheggi rendendo ampiamente compatibile la convivenza di quella che Castelletti ha definito “una bella Fiera in una bella città”.
“Con questi interventi - rileva il direttore generale Mantovani - VeronaFiere raggiunge quella che consideriamo una dimensione media ottimale per competere nel sistema fieristico europeo ed ovviamente guarda con estrema attenzione al mercato mondiale in cui è già ben presente. Siamo i primi organizzatori diretti di Fiere italiani”. Mantovani precisa anche che Parma è solo un tassello, sia pure importante, di una serie di accordi, start up ed acquisizioni che, solo nell’agroalimentare, comprende l’intesa con Ipack-Ima per Eurocarne, l’acuquisizione del 45% della società promotrice del Siab-Promopan, gli accordi di sistema con Una coma ed Unima nel segmento delle macchine agricole e l’avvio di Agrifood. Non manca, infine, l’attenzione sulle prospettive che possono aprire la partecipazione del 34% acquista in Veneziafiere ed il sistema regionale che può nascere dal dialogo avviato in queste settimane con la Fiera di Vicenza.

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