Il Sole 24 Ore

«Fisco enologico» per lo sviluppo ... Montepulciano, uno dei centri vinicoli della Toscana più noti a livello mondiale, diventa un’area laboratorio per coniugare sviluppo economico sostenibile e difesa dell’ambiente. Il Comune del Senese ha infatti deciso di varare un programma di deducibilità fiscale in favore delle imprese che si impegnano a realizzare programmi di investimento in opere di utilità sociale. Alla base del progetto c’è un’intesa tra l’amministrazione comunale e il Consorzio del vino nobile di Montepulciano, che raggruppa 250 aziende operative nell’area del centro toscano e che costituiscono il 70% del reddito lordo locale. Montepulciano è il comune di riferimento della strada del vino Nobile e intorno al centro senese sono stati via via realizzati un ventina di alberghi e una trentina di strutture agrituristiche. Tutto ciò ha reso Montepulciano una realtà a forte vocazione turistica, con migliaia di persone che affluiscono attratte dalle numerose manifestazioni lungo l’arco dell’anno. Da qui l’intesa per agevolare un’accelerazione degli investimenti delle aziende del comparto vitivinicolo in difesa dell’ambiente e del territorio che - secondo le valutazioni del Comune e del Consorzio -costituisce il principale patrimonio dell’intera area. L’accordo sperimentale di Montepulciano ha poi trovato eco nel variegato mondo vitivinicolo ed è stato particolarmente apprezzato dall’Associazione delle Città del Vino, organismo che raggruppa 540 comuni con oltre 200mila ettari di vigneti Doc 4 mila alberghi, in totale, e 1.500 strutture agrituristiche che operano in stretta connessione con il turismo del vino. Per le Città del vino il modello Montepulciano dovrebbe essere applicato su larga scala. (arretrato de Il Sole 24 Ore del 6 aprile 2006)