02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

In Toscana arrivano i russi. Frescobaldi si allea con il leader della vodka. Nuova holding con il gruppo Spa: abbattutti debiti per 78 milioni di euro ... Per interesse a volte si fanno anche dei buoni matrimoni. Se poi la posta in gioco è il vino, beh, allora è ammesso essere anche in tre. Appunto come accade con l’unione contratta ieri mattina in Piazzetta Cuccia, a Milano, tra Vittorio Frescobaldi dell’omonimo casato fiorentino; il russo Yury Shefler, fondatore di Spi Group e leader mondiale nella vodka; Michael Mondavi, rampollo dell’omonima famiglia italo-americana già artefice della "via" enologica californiana, prima di cedere tutto due anni fa alla multinazionale Constellation per la modica cifra di 1,4 miliardi di dollari.

Un italiano, un russo e un americano che, in nome del vino e degli affari, si sono scambiati le quote della nuova holding vincola Tenute di Toscana, destinata a fare parlare di sè. Non fosse altro per la ricca dote che ha già in pancia e che portano i nomi di Ornellaia, Castel San Giocondo e Luce della Vite: tre aziende per un totale di 350 ettari di vigneti tra Montalcino, Bolgheri e Maremma e 3,8 milioni di bottiglie di vini che chiunque farebbe la firma per avere. E che da ieri appartengono anche alla Russia, segnando così il debutto diretto di capitali moscoviti nel vino made in Italy. Due i passaggi istituzionali nella nuova holding. Innanzitutto lo scorporo delle tre aziende dalla casa madre Marchesi Frescobaldi Spa (10 milioni di bottiglie e 57 milioni di fatturato per due terzi maturato all’esportazione); quindi la loro successiva comunanza sotto l’ombrello delle Tenute di Toscana, il cui capitale sociale di nove milioni di euro è suddiviso per il 72,3% a nome Frescobaldi, il 25,8% ai russi e il rimanente 1,9% a Michael Mondavi. La cui presenza si spiega essenzialmente per essere amico e partner storico dei Frescobaldi, nonché per essere con la Folio Fine Wine partners distributore esclusivo in Usa dei vini della casa fiorentina. Più impegnativa la partecipazione «essenzialmente finanziaria» della Spi Group di Ginevra. Che è, sì, una società di diritto svizzero, ma di fatto è l’espressione di una realtà industriale russa che opera nella distillazione e nell’imbottigliamento di spirit, con stabilimenti di produzione in Russia e in altre Repubbliche Baltiche, che la famiglia Shefler ha rilevato dallo Stato con il procedere della privatizzazione della proprietà avviata da Yeltsin e proseguita da Putin.

A Spi fanno capo alcuni tra i più conosciuti brand di vodka russa quali Stolichnaya, Moskovskaya, Kremloyovskaya e altri 130 marchi per circa 150 milioni di bottiglie di superalcolici e un giro d’affari stimato sui 600 milioni di dollari.

Il gruppo è stato fondato nel 1997 da Yury Shefler che, con la sorella, controlla il 90% del capitale; mentre la restante quota è suddivisa tra altri top manager, tra cui il vicepresidente Andrey Skurikhin: entrambi entrati a fare parte del consiglio di amministrazione di Tenute di Toscana con Michael Mondavi e altri cinque membri di nomina Frescobaldi. Tra questi il presidente Vittorio Frescobaldi e l’a.d. del gruppo e delle nuove Tenute, Giovanni Geddes de Filicaja. Scontata la soddisfazione da parte dei tre partner che, all’uscita dai cancelli di Mediobanca, si sono limitati a dire delle innumerevoli opportunità e sinergie che la nuova società avrà sui mercati internazionali. Nessuna indiscrezione è però trapelata sul suo reale valore. Ma c’è un indizio: in un solo giorno il debito della Spa Marchesi Frescobaldi è sceso da 90 a 12 milioni di euro. Risultato: almeno 78 milioni per il 28 per cento.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su