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Il Sole 24 Ore

Assoenologi: l’annata 2006 sarà record per la qualità ... Vendemmia in crescita del 2% rispetto al 2005... Le premesse per firmare un’annata di grande qualità ci sono tutte. La produzione di vino Targata 2006, secondo le stime effettuate da Assoenologi (l’associazione degli enologi ed enotecnici italiani) dovrebbe attestarsi a quota 51,5 milioni di ettolitri, in lieve crescita (+2%) rispetto all’annata 2005. Ma le indicazioni più interessanti riguardano la qualità: la vendemmia 2006 potrebbe essere fra le migliori degli ultimi dieci anni. Il caldo secco dei mesi primaverili, in particolar modo, ha evitato l’insorgere di malattie della vite e di conseguenza ha ridotto al minimo la necessità di interventi fitosanitari. Le elevate temperature di inizio estate avevano fatto risuonare l’allarme, ma poi è intervenuta nel mese di agosto una provvidenziale ondata di precipitazioni che ha investito le regioni italiane da Nord a Sud. La raccolta delle varietà precoci (Chardonnay, Pinot, Sauvignon) è iniziata nella seconda meta di agosto. Nelle regioni del Centro Nord le fasi di raccolta si chiuderanno a fine ottobre con i conferimenti di Nebbiolo in Valtellina, Sylvaner e Muller Thurgau in Alto Adige e Cabernet Sauvignon in Toscana. Al Sud invece si prevede che le operazioni di raccolta giungeranno fino alla prima settimana di novembre per le uve di Nerello Mascalese in Sicilia e di Aglianico in Campania. Fra le singole regioni italiane il primato produttivo dovrebbe andare alla Puglia con un raccolto 2006 stimato a quota 8,3milioni di ettolitri. Al secondo posto il Veneto (7,4 milioni di ettolitri, +5%). A seguire l’Emilia-Romagna che con
6,9 milioni di ettolitri (+5%) dovrebbe sopravanzare di un soffio la Sicilia. Distanziate il Piemonte (3,2 milioni di ettolitri, +5%) e la Toscana (2,8 milioni, +5% per cento). “Una produzione di buon livello sia qualitativo che nei volumi - spiega Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi - rappresenta il presupposto indispensabile per intercettare il positivo trend delle vendite all’estero. L’export di vino made in Italy è infatti cresciuto nel primo semestre dell’anno del 12% in quantità e del 7% in valore”.
(arretrato de Il Sole 24 Ore del 3 settembre 2006

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