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Il Sole 24 Ore

Asti, 40 milioni per il rilancio ... Al via una campagna mondiale di pubblicità... L’Asti spumante si prepara a fare il botto. Ma non è ancora quello dei consumi, dato che Natale è ancora parecchio lontano e non è certo questo un momento di grandi euforia a tavola. Il botto cui alludiamo è la grande campagna pubblicitaria da 40 milioni di euro che i produttori di Asti si preparano a sostenere. Un valore, per intenderci, pari all’insieme delle campagne collettive promosse negli ultimi vent’anni di attività.

Il Consorzio dell’Asti infatti, dopo essere riuscito a convogliare le parti agricole e industriali in un progetto unitario di marketing e a incassare il via libera del Cipe che ha inserito l’iniziativa nel “contratto di programma”, ha dato via libera alla campagna che riguarda i cinque paesi di maggior consumo. Vale a dire Italia, Germania, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti. Il budget è stato affidato alle agenzie Cohn & Wolfe per le relazioni pubbliche, Red Cell-Bates per la pubblicità e Mediaedge-Cia per la pianificazione dei mezzi.

Contemporaneamente, l’intero programma verrà arricchito di eventi mirati al trade e da questi al consumatore finale. Non a caso il presidente del Consorzio, Emilio Barbero, incontrerà questa mattina ad Asti i rappresentanti della grande distribuzione moderna, cui illustrare i contenuti della campagna. Non solo, ma cercherà di definire una serie di operazioni finalizzate a promuovere i consumi dell’Asti spumante non solo nel periodo di fine anno, ma durante tutto l’arco dei dodici mesi.

“L’intera operazione - spiega Barbero - nasce dalla necessità di rilanciare un prodotto aromatico per natura, di grande tradizione e tipico del comprensorio territoriale che si estende tra Cuneo, Alessandria e Asti”. E sarà proprio il territorio il leit-motive di tutta la campagna che verrà spalmata su tre anni a partire dal prossimo mese di ottobre.

Il budget verrà coperto per 24 milioni dal Consorzio, mentre gli altri 16 milioni verranno assicurati dal ministero dell’Agricoltura (12 milioni in conto capitale e 4 in conto interessi a tasso agevolato). Con questo programma i produttori di Asti intendono sostenere il rilancio delle vendite, dopo che negli ultimi anni il loro spumante ha accusato la forte concorrenza di prodotti similari. Il risultato è stato un forte rallentamento delle esportazioni verso i mercati strategici del nord Europa. Germania in testa.

Le vendite dell'Asti
Dati in migliaia di bottiglie
2003
Italia - 17.191
Export - 51380
Totale - 68.571

2004
Italia - 16.551
Export - 50.542
Totale - 67.093

2005
Italia - 14.863
Export - 53.710
Totale - 68.573
(arretrato de Il Sole 24 Ore del 16 settembre 2006)

Autore: Nicola Dante Basile

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