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Il Sole 24 Ore

Monte dei Paschi: “Fontanafredda si può vendere” ... Fontanafredda, la più grande azienda vinicola del Piemonte, è in vendita. La tenuta di Serralunga d’Alba, già dei conti Mirafiori e dal 1931 di proprietà del Monte dei Paschi di Siena “non è strategica né funzionale al core business della banca”. Quindi, nulla osta a che venga ceduta “qualora dovesse presentarsi l’occasione”. A dirlo è stato il presidente del Monte, Giuseppe Mussari, al convengo “Vino e finanza: matrimonio possibile?” indetto dall’Enoteca Italiana di Siena e al quale hanno partecipato il presidente di Federvini Pietro Mastroberardino, Rolando Chiossi del Gruppo Italiano Vini e Lamberto Vallarino Gancia.
Il messaggio di Mussari ha trovato corrispondenza nelle parole di Antonio Sclavi, presidente di Mps Tenimenti, la holding che gestisce le attività agricole del Monte dei Paschi. Secondo Sciavi infatti “la vendita di Fontanafredda è un atto che non escludiamo. Certamente la prenderemo in considerazione qualora dovessero presentarsi le opportunità per farlo; ma questo è un principio che vale anche per le altre tenute agricole di proprietà”. Cioè Poggio Bonelli e Villa Chigi Saracini in Chianti, nonché la Tenuta Marinella da mille ettari e 700 capi di mucche da latte che si estende lungo la costa della Maremma. Di recente questa tenuta è stata scorporata dalla holding per essere classificata nell’area del real estate per investimenti immobiliari di tipo turistico.
Fondata nel 1878 dal conte Emanuele Guerrieri, figlio del primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II e della moglie morganatica contessa Rosa di Mirafiori, nota come “la bella Rosina”, i tenimenti di Barolo e Fontanafredda furono acquistati dal Monte dei Paschi. Che, con quell’operazione, intervenne a mettere ordine alla gestione allegra fin lì condotta dal conte Mirafiori. Con oltre 110 ettari di cui 80 di vigneto specializzato nel cuore delle Langhe, l’azienda produce 6 milioni di bottiglie tra Asti spumante e vini rossi, tra cui il Barolo di cui è il maggiore produttore, con un flusso all’export del 35 per cento. I ricavi superano i 30 milioni di euro, incidendo per l’85% sull’intero fatturato della Mps Tenimenti.
E sono proprio questi gli asset che in passato hanno spinto più di un gruppo a interessarsi a Fontanafredda. L’ultimo nome circolato nei mesi scorsi è quello di Santa Margherita del gruppo Industrie Zignago. Ma sempre è arrivata pronta la smentita, con la puntualizzazione che “l’azienda non è in vendita”. Ora che a definire le aziende fondiarie “non strategiche al core business” è il numero uno della banca, tutto diventa più trasparente su quello che potrà essere il destino di una delle più interessanti aziende vinicole piemontesi. Trasparenza che al convegno di Siena lo stesso Mussari, convenendo con i rappresentanti delle imprese, ha detto più volte essere un fattore prioritario nei rapporti tra banche e aziende vinicole. Per il futuro del vino.

www.fontanafredda.it
(arretrato del Sole 24 Ore dell'8 Ottobre 2006) 

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