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Il Sole 24 Ore

Sì Ue ai trucioli ma soltanto nel vino da tavola ... L’Europa dice si ai trucioli nel vino e non fissa alcun obbligo a chi ne fa uso a riportarlo in etichetta. L’Italia ha già fatto sapere che limiterà tale pratica solo al vino da tavola. Gli altri Paesi Ue non si sono ancora espressi, ma qualora dovessero optarne l’utilizzo anche per i prodotti con denominazione di qualità, scelta alquanto bizzarra, la Penisola non potrà impedirne la loro vendita. Come peraltro già accade con i vini d’importazione provenienti dai Paesi terzi.
Ieri la Commissione Ue, incassato l’assenso del Consiglio dei ministri e del Wto, ha dato il via libera al regolamento che sdogana l’eventuale utilizzo dei trucioli di legno di rovere nella lavorazione enologica. L’unico obbligo è che i vini così trattati non potranno riportare in etichetta menzioni del tipo “fermentato, invecchiato, maturato in barrique o in fusti di quercia”.
In questo modo ai produttori europei viene permesso di fare ciò che, appunto, già fanno i loro competitori internazionali. Che da tempo ormai processano molti loro prodotti facendo ricorso ai chips. Si tratta di scaglie di legno che costano enormemente meno dei caratelli (o barrique) e che, a contatto con la massa vinica, danno al prodotto finale la sensazione del gusto vanigliato tipico dei vini in barrique.
Per Bruxelles, la decisione ancorché lasciata alle scelte di vignaioli e imbottigliatori, mette fine a una grave distorsione di concorrenza che in questi ultimi anni si è tradotta nella perdita di competitività dei vini europei rispetto a quelli dei produttori australiani, californiani e sudafricani.
La tesi ha trovato concordi tutti i paesi membri Ue, che l’hanno votata. Con la sola Italia che ha sostenuto l’obbligo di riportare in etichetta l’indicazione se il vino è trattato con i trucioli.
Ma non c’è stato nulla da fare. L’unica opzione accolta, ma questa è una scelta interna, è che i produttori italiani le scaglie di legno potranno utilizzarle per i vini da tavola. Che però costituiscono la maggior parte (73%) del vino consumato.

Il mercato
Valori e volumi di vino acquistati in Italia. Dati in percentuale

Spesa
Vino da tavola: 51%
Spumante: 12%
Vino Doc+Docg: 37%

Volumi
Vino da tavola: 73%
Spumante: 5%
Vino Doc+Docg: 22%

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