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Il Sole 24 Ore

Nettare di Bacco e città d’arte ... Dodici percorsi per valorizzare i territori legati ai vini di qualità. Sono le strade del vino omologate in Sicilia, secondo la legge regionale 5 del 2002. Percorrendo la regione in senso orario, la maggior parte di percorsi enoturistici si trovano nel trapanese. Sono le strade del vino dell’Alcamo Doc e della strada del vino di Erice e poco più a sud delle Terre d’Occidente, con il Marsala e il Moscato di Pantelleria a fare la parte del leone nei territori di Marsala, Trapani, Gibellina e del Val di Mazara.
In provincia di Agrigento si incontra la strada delle Terre Sicane, interessata dalle Doc di Sambuca di Sicilia, Menfi e Santa Margherita Belice.
Sul piano archeologico, nell’entroterra attira anche l’itinerario enoturistico dei Castelli Nisseni, una delle zone storiche del Nero d’Avola, con punti di riferimento come Piazza Armerina e Morgantina. Nel ragusano, la strada del vino è quella del Cerasuolo di Vittoria, prima Docg della Sicilia mentre lungo il mar Ionio è di recente istituzione la strada del vino del Val di Noto, tra le città d’arte e le riserve naturali del siracusano.
È invece tra le prime a nascere in Sicilia la strada del vino dell’Etna, percorso che tocca i più importanti paesi a vocazione vinicola sulle pendici del vulcano.
Nella provincia di Palermo, chiudono il cerchio i percorsi enoturistici della Targa Florio, la corsa automobilistica più antica del mondo, lungo i paesi delle Madonie (come Cerda, Caltavuturo e Isnello) attraversati dalla gara dal 1906, e quelli della strada del vino di Palermo, Monreale e Cefalù.
(arretrato de Il Sole 24 Ore del 14 ottobre 2006) 

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