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Il Sole 24 Ore

Alimentare, Verona sposa Parma ... Parma e Verona insieme per la promozione dell’agroalimentare italiano. Nei giorni scorsi è nata un’alleanza “gastronomica” esplicitata in un accordo strategico di collaborazione fra Fiere di Parma e Verona Fiere per il rafforzamento e la promozione dell’internazionalizzazione del comparto alimentare e vitivinicolo made in Italy. Il primo frutto dell’accordo - firmato alla presenza del ministro per le Politiche agricole e forestali, Paolo De Castro - sarà il debutto di “Vinitaly China e Cibus 2006”, in programma da domani al 25 novembre a Shanghai.
“Questa alleanza - afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli - sancisce il riconoscimento di un vero e proprio grande distretto fieristico dell’Emilia-Romagna e del Nord-Est. L’accordo è importante perché riconosce che siamo la piattaforma internazionale del food made in Italy nel mondo”. Per Vinitaly in Cina si tratta dell’ottava edizione, mentre per Cibus è il debutto. “Andiamo con il dovuto riguardo in casa dell’altra cucina più famosa del mondo. Ci aspettiamo - spiega Franco Boni, presidente di Fiere Parma - che entrando con i prodotti migliori sia del food che del vino si possano aprire delle interessanti prospettive per il nostro mercato”.
L’evento espositivo in terra cinese potrebbe diventare l’inizio di una collaborazione che potrebbe preludere a rapporti più stretti e di fatto rappresenta anche una risposta all’entrata in scena del nuovo colosso fieristico di Milano-Rho. Veronafiere e Fiere di Parma rappresentano, insieme, il 60% dell’offerta fieristica nazionale nel settore agroalimentare. Nel 2005 Fiere di Parma ha ospitato 30 rassegne che hanno coinvolto 6.100 espositori e 350mila visitatori. Nello stesso periodo i ricavi hanno raggiunto quota 17,9 milioni. Per quel che riguarda Verona Fiere, il volume d’affari nel 2005 è stato superiore ai 66 milioni.
(arretrato de Il Sole 24 Ore del 22 novembre 2006) 

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