Il Sole 24 Ore

Il vino risale sul mercato giapponese ... Il vino italiano prova a ripartire sul mercato giapponese, con l’export che a fine agosto ha messo a segno un incremento a due cifre in valore (62,4 milioni di euro: +10,6%) e in quantità (18 milioni di litri: +10,4 per cento). Un trend che non si verificava da qualche anno: dal 1998 a oggi, infatti, i volumi esportati hanno perduto per strada quasi un terzo della loro entità iniziale, chiudendo il 2005 con 27 milioni di litri e 95 milioni di euro: tutto a favore della coppia Australia e California, che oggi sono però costrette a subire la rimonta italiana. E in questo clima di ritrovata fiducia che si inserisce l’iniziativa della Fiera di Verona, presente con il vice presidente Camillo Cametti, che con l’Ice e BuonItalia (l’ente di promozione del ministero delle Politiche agricole) ha promosso per la prima volta a Tokyo il workshop “Vinitaly Japan”.
All’iniziativa, tenutasi ieri in un grande albergo a due passi dalla Dieta (la sede del Parlamento), hanno partecipato una sessantina di imprese private della Penisola, più la rappresentanza istituzionale delle Regioni Veneto e Sicilia che hanno incontrato alcune migliaia di visitatori tra importatori, ristoratori, enotecari locali. Il giorno prima il consorzio delle Grandi Marche ha organizzato una degustazione di alcuni tra i migliori vini d’Italia e già in quell’occasione si era capito l’elevata apertura di credito che i giapponesi, in questo momento, sono disposti ad accordare all’offerta made in Italy.
Credito rafforzatosi proprio negli ultimi due giorni alla notizia del premio “Wine of year 2006”che la rivista “Wine Spectator” ha assegnato al Brunello di Montalcino 2001 della tenuta Casanova di Giacomo Neri.
(arretrato de Il Sole 24 Ore del 23 novembre 2006) 
Autore: Nicola Dante Basile