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Il Sole 24 Ore

Cina vicina per i vigneti della Maruccina ... La prossima tappa è niente di meno che la Cina, potenzialmente il più grande mercato del mondo. E quello di dare da bere vino ai cinesi, dopo aver conquistato gli americani, è forse l’obiettivo più ambizioso di Gianni Masciarelli, il fondatore della casa vinicola che in meno di quindici anni è passata da 2,5 ettari a 400,di cui 274 vitati. Sta in questi pochi numeri il successo dell’azienda abruzzese di San Martino sulla Maruccina, che da questo piccolo paesino della provincia di Pescara è arrivato a distribuire vini di propria produzione e di altri, ma sempre di qualità, in 28 Paesi.
«Attraverso la Masciarelli distribuzione – dice il fondatore - portiamo ai nostri clienti tutta la produzione Marina Cvetic (nome e cognome della moglie di Masciarelli, ndr) Domain de Montille, Chateau Pouligny, che sono vini della Borgogna, e Pira di Chiara Boschis, oltre a Valori, un’azienda acquisita di recente». I fiori all’occhiello del cinquantenne imprenditore-manager abruzzese sono il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano, il Rosè Masciarelli, il Villa Gemma bianco e il Villa Gemma Cerasuolo. «Quest’anno - sottolinea Masciarelli - abbiamo prodotto 1,8 milioni di bottiglie, ma per il 2007 le nostre stime indicano una produzione più vicina 2,5 milioni di bottiglie».
Una delle chiavi del successo sta probabilmente nell’aver creato anni fa una società d’importazione negli Stati Uniti, vicino Boston, che acquista il vino abruzzese e lo rivende in 38 stati americani. La stessa azienda Usa importa vini da 500 aziende e li distribuisce sempre sullo stesso mercato americano, tanto che il 60% degli oltre 20 milioni di ricavi Masciarelli li registra all’estero e in Italia. E sui problemi relativi alla sovrapproduzione che sta allarmando tutti gli operatori del settore, sottolinea di non essere molto preoccupato. «Questi problemi spesso ci sono - conclude - ma se il prodotto è di qualità, allora non c’è da preoccuparsi».

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