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Il Sole 24 Ore

Turco lancia «Guadagnare salute» ... Consiglio dei ministri. Spazio a corsi e informazione... Frutta e verdura a volontà ma zero tabacco. Sport e palestra ogni giorno ma stop all’alcol. Non sarà il proibizionismo e nemmeno la via delle punizioni ai cittadini non salutisti che tanto vanno di moda con Blair in Gran Bretagna. Per diffondere corretti stili di vita, Livia Turco, ministro della Salute, punta tutto sulla persuasione. Sulla cultura. E sull’informazione. Ma non solo. A cominciare dalla scuola, con un’ora di lezione a settimana e magari tanto di voto in pagella. Con progetti di ampio respiro che coinvolgono una decina di ministeri, organizzazioni di imprenditori, sindacati, consumatori. Ma anche con idee già affinate: diffondere i banchetti di frutta e verdura dove circola più gente, corsi di educazione obbligatoria per chi è colto al volante con un tasso alcolemico eccessivo, invito alle aziende a identificare i soggetti a rischio di alcolismo in ufficio. etichette alimentari doc, cibi garantiti nelle mense scolastiche e aziendali.
Anche l’invito a lasciare l’auto e a girare in bici o a piedi. Potendolo fare. Non è il ritorno alle “mezze porzioni” predicate dai predecessore Girolamo Sirchia, ma certo la morigeratezza cui ci invita il ministro della Salute ha poco a che fare con la nostra quotidianità. E per questo vanno cambiati gli stili di vita.
L’obiettivo è perentorio: “Guadagnare salute”. Che poi è lo slogan che accompagna il documento presentato ieri in Consiglio dei ministri da Livia Turco, in stretta e non casuale coincidenza col varo delle nuove regole su sicurezza e salubrità nei luoghi di lavoro. Il termine “guadagnare” ha due risvolti: vivere di più e meglio e alleggerire i conti del nostro Ssn, spostando risorse verso altre emergenze sanitarie che vanno moltiplicandosi, dalla qualità dei servizi all’attenzione per la terza età e per la non autosufficienza. Tutto, insomma, può tornare utile.
I dati dell’Organizzazione mondiale della sanità ci dicono che l’86% dei decessi, il 77% della perdita di anni di vita in buona salute e il 75% delle spese sanitarie sono causati da patologie ben identificate. Che hanno in comune fattori di rischio come alcol, tabacco, obesità, sedentarietà, ipertensione. L’alleanza con la scuola, le campagne di comunicazione, il coinvolgimento di “tutti gli attori della filiera”: queste le tre linee di intervento. Con protocolli d’intesa già stipulati e in arrivo. Poi gli italiani dovranno fare la loro parte, sperando che dai dispenser automatici a scuola o in ufficio non facciano cadere giù la cioccolata calda o le merendine. La speranza è che scelgano la frutta.

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