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Il Sole 24 Ore

Stregati dall’amore per il Brunello ... Le aziende gestite da quattro giovani imprenditori producono vini di alta qualità.
Personaggi emergenti. Il legame con la terra li ha spinti ad abbandonare professioni avviate e studi importanti in altri settori... La passione per il Brunello li ha stregati. Quattro giovani di origini e culture diverse hanno deciso di dedicare (almeno per adesso) la loro vita al vino. Messi da parte, in qualche modo, studi e sogni legati alla loro adolescenza, Olimpia Roberti (32 anni), Leon Femfert (23 anni), Filippo Chia (24 anni) e Roberto Nannetti (32 anni) oggi guidano le loro aziende di produttori di vino con annessi agriturismi. Lo scenario è quello delle colline senesi e del Chianti, meraviglie paesaggistiche che tutto il mondo ci invidia. Un mondo però completamente diverso da quello dove sono nati e cresciuti questi giovani imprenditori. Che parlano di numeri (contenuti) che le loro società fatturano, ma lo fanno con il piglio di chi sa che è importante vendere.
E' molto interessante la storia personale di Leon Femfert, il ventitreenne nato a Francoforte, in Germania, da padre tedesco e madre veneziana, che ha preso in mano quella Fattoria Nittardi che ai tempi di Michelangelo si chiamava Nectar Dei, il nettare degli dei. Il padre, gallerista, l’ha acquista nel 1983 forse per trasferirsi una volta smesso di lavorare. Rimane lì, la fattoria, anche se c’è sempre qualcuno che se ne occupa. Leon a 16 anni decide di imparare lo spagnolo e si trasferisce in Guatemala (“era l’unica possibilità che mi offrivano”, dice). A 500 chilometri dalla capitale e 2.500 metri di altitudine, il giovane tedesco rimane un anno. Torna in Germania e si iscrive alla facoltà di Filosofia all’ Università di Berlino. Poi riparte e va sei mesi in Usa, nella Napa Valley, e forse fra questo breve soggiorno e la scelta di vivere in Chianti un nesso c’è: sia nell’una, sia nell’altra lo scenario dominante è quello dei vigneti che si perde all’orizzonte. Il piccolo miracolo Leon lo realizza trasferendosi in Chianti. Nei 12 ettari e nei 37 in Maremma, il giovane Femfert produce 1200mile la bottiglie ed esporta in 12 Paesi il 70% della produzione.
Meno movimentata l’esperienza di Olimpia Roberti, la trentaduenne, che da qualche anno si sveglia alle 6 del matti no e sale sul trattore per lavorare, “così la sera vado a dormire presto, ma per stanchezza fisica perchè la mente è libera e serena”. Nata a Roma da padre romano e madre milanese, Roberta passa le sue vacanze estive a Montepulciano, “dove mi rapivano gli odori”, dice. Una laurea in Giurisprudenza alla Cattolica di Milano le serve per le pratiche amministrative della sua azienda, I poderi di San Gallo. “Nel 2006 abbiamo prodotto 25mila bottiglie - dice Roberti - e sono in vendita 15mila bottiglie del 2004. Il mio obiettivo è puntare sempre di più sulla qualità e crescere quindi progressivamente. Investo solo in vitigni autoctoni, ecco perchè abbiamo rinunciato a produrre Merlot o Cabernet. E la prossima mossa sarà aprire un ristorante a Montalcino, dove servire il nostro vino e i prodotti di questo territorio, che è meraviglioso”.
La pensa allo stesso modo Filippo Chia che a New York è nato e dove ha vissuto dividendo il suo tempo fra States e Italia al seguito dei genitori Sandro Chia e Paola Igliori, entrambi con forti legami nei due paesi. Gli inverni trascorsi a Manhattan dove Filippo ha fatto i suoi studi e le estati trascorse nella campagna dell’alto Lazio e la Toscana hanno sviluppato in Filippo il senso della storia, dell’arte e t’amore per l’agricoltura. Il giovane Chia all’Università di New York si è specializzato in fotografia documentaristica. Dopo la laurea si è stabilito a Montalcino al Castello Romitorio. E qui lavora fra arte e produzione di vini d’eccellenza. È opera di Filippo aver accentuato il rapporto ideale esistente tra arte e viticoltura. Oggi, nelle cantine dell’azienda Castello Romitorio, tra botti e tini, sculture e quadri, arte e natura sono quasi la stessa cosa. Ma non è solo questo, perchè in questa azienda vengono prodotte 45mila bottiglie Morellino di Scansano, 10-20mila bottiglie di Brunello di Montalcino, 10mila di Rosso di Montalcino, 12mila Romito del Romitorio e 3mila Chardonnay.
L’unico ad essere nato e cresciuto in questa zona è Roberto Vannoni (azienda Croce di Mezzo) che dei vigneti con annesso agriturismo si occupa da qualche anno. Ma per restare al vino, nel 2002 ha venduto 13mila bottiglie di rosso, raddoppiate a 26mila nel 2005.

Leon Femfert
Arriva da Francoforte, dove è nato 23 anni fa, Leon Femfert che da poco meno di due anni gestisce la Fattoria Nittardi, quella che in origine, ai tempi di Michelangelo, veniva chiamata Nectar Dei (il nettare degli Dei). Dopo essere vissuto un po’in Guatemala e circa mezzo anno nella californiana Napa Valley, Femfert cura 139 ettari di vitigno fra Chianti e Maremma per una produzione di quasi l00mila bottiglie. La particolarità del suo lavoro consiste nell’usare etichette d’autore.

Olimpia Roberti
La 32enne Olimpia Roberti è cresciuta a Roma ma si è laureata alla Cattolica di Milano. Fra le due metropoli ha scelto di vivere a Montalcino qualche anno fa, seguita dal marito, avvocato romano anche lui. Nell’azienda I poderi di San Gallo, Olimpia si occupa della produzione di vini di qualità e dell’agriturismo. Il suo sogno è aprire un ristorante dedicato esclusivamente ai vini di produzione propria e ai prodotti locali.

Filippo Chia
Nato New York 24 anni fa, Filippo Chia ha vissuto fin dai primi anni della sua vita tra gli Stati Uniti e l’Italia, al seguito dei suoi genitori. A New York si è specializzato in fotografia documentaristica all’università. Dopo la laurea, Filippo si stabilisce a Montalcino e inizia a lavorare nell’azienda di famiglia per la produzione divini di qualità al Castello Romitorio. Il giovane Chia ha coniugato botti e tini, sculture e quadri, in quella che lui definisce un binomio quasi perfetto fra arte e viticoltura.

Roberto Nannetti
Il 32enne Roberto Nannetti da qualche anno è l’anima della Tenuta Crocedimezzo, che ha un’estensione complessiva di 6 ettari di cui circa 11 coltivati a vigneto e produce Brunello di Montalcino Docg, Rosso di Montalcino Doc, Crociato Nero (vino da tavola), olio extravergine di oliva selezione Tree, Grappa di Brunello, Rosolio ai petali di rosa e miele. Oggi c’è una nuova moderna cantina dove i vini riposano nelle botti di legno e affinano in bottiglia con l’attenzione indispensabile per uno dei vini più apprezzati.

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