Il Sole 24 Ore

Un Vinitaly internazionale ... La fiera. Attesi più di 4.300 espositori e l40mila operatori, di cui 33mila provenienti da 101 Paesi
Nuovi spazi espositivi per Spagna, Francia, Sudafrica e California... Il Vinitaly? Dura venti giorni. La fiera di Verona, alla sua quarantunesima edizione, prenderà avvio ufficialmente fra tre giorni (per concludersi il 2 aprile), ma di fatto crea eventi nell’arco di tre settimane e ha un’eco mondiale per un anno. Quest’anno, poi, sarà affiancata da un’edizione molto forte di Sol, il salone internazionale dell’olio extravergine di oliva di qualità, con i suoi l2mila metri quadrati di spazi espositivi. La rassegna veronese è stata preceduta il 12 marzo dal concorso internazionale di packaging. Il premio “L’etichetta dell’anno” è stato attribuito al Sicilia Igt Negrello Mascalese Merlot Vasjasindi Lavico 2003 della Duca di Salaparuta.
A seguire c’è stato, dal 21 al 25 marzo, il Concorso enologico internazionale (edizione numero 15) i, cui effetti positivi si riverbereranno sui vincitori, con notevole visibilità commerciale, anche mediante il Vinitaly Tour. Il salone di Verona, infatti, ogni anno va in tournée, dall’India alla Cina, dal Giappone alla Russia. Un buon traguardo, quello dell’internazionalizzazione, per una manifestazione che ogni anno batte i suoi primati. Vinitaly, infatti, attira oltre 4.300 espositori e l40mila operatori in visita (l’anno scorso il 23% - quindi più di 33mila - era costituito da stranieri, provenienti da 101 Paesi), su 12mila mq di spazi aggiuntivi, in aggiunta agli 84mila dell’ultima edizione. Come l’anno scorso, Vinitaly è l’occasione per inaugurare nuovi padiglioni di VeronaFiere. Due le eccellenze: la crescita annuale del 5% degli spazi venduti e un numero medio di contatti per espositore superiore ai 30, contro gli 11-15i di altre fiere. Spazi nuovi richiesti soprattutto dagli stranieri: dalla Spagna di Icex alla Francia di Sopexa, dai confermati produttori del vecchio e del nuovo mondo - in testa Australia e Sudafrica - alla California, che ritorna, insieme all’Ungheria, alle novità di Georgia e India. Presenze che si assommano alle molte ufficiali delle Regioni italiane, con la novità del padiglione della Campania firmato dall’architetto Gae Aulenti, mentre il Veneto sarà “rivestito” dalle bellezze architettoniche di Venezia. E le Regioni, con i privati e i consorzi, sono presenti in anche negli stand di Sol.
La rassegna sarà completata da Enolitech, il salone delle tecniche per vitivinicoltura o olivicolo-olearie. C’è poi una sorta di “Borsa” business to business al debutto quest’anno. Si chiama Taste Italy l’iniziativa che agevolerà i contatti tra un centinaio di aziende e cinquemila selezionati buyer e operatori stranieri. Saranno favoriti inoltre i contatti tra i visitatori e le cantine. Mediante l’uso di una tessera individuale e l’aiuto di super-squadra di sommelier sarà possibile degustare i vini protagonisti del salone: a consuntivo le aziende partecipanti riceveranno l’anagrafica completa di quanti avranno assaggiato i loro prodotti.
Ampio rilievo viene dato agli appuntamenti tecnico-culturali, che spaziano dalla divulgazione di una ricerca sul turismo del vino al ruolo della Grande distribuzione in termini di quantità, distribuzione e fasce di prezzo. Completano il programma la presentazione di un’indagine sulla vera identità del wine lover, che soddisfa le esigenze sia di business sia di glamour e, infine, il Focus su Vinitaly tour, con appuntamenti giornalieri durante i quali si affronteranno le problematiche commerciali emerse in Russia, Usa, India, Cina, Giappone (recente la notizia della sigla di un accordo di distribuzione nei punti venditi Isetan). Gran finale con un seminario sul vino italiano nella ristorazione, con approfondimenti interessanti su come si è modificata l’offerta negli ultimi cinque anni.